Dzemaili: "Higuain alla Juve? L'avrei fatto anch'io! Pagano cinque volte di più, mettetevi nei nostri panni..."
L'ex centrocampista svizzero del Napoli, Blerim Dzemaili, ha rilasciato un'intervista alla rivista Zwolf. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24.it:
"Per capire come funziona il calcio a Napoli bisogna averne esperienza. I napoletani vivono solo per la squadra. Durante una partita importante, come ad esempio quella contro il Real Madrid in Champions League, non avreste visto una macchina in giro per strada: erano tutti quanti allo stadio o davanti alla televisione.
Difficoltà nel vivere a Napoli? Chi ci va, sa che può essere più difficile che da altre parti: nel senso che fai molte più fotografie con i tifosi, ad esempio. Se è una cosa che non piace, allora non firmi. Però è esagerato dire che non si possa uscire da casa: magari succedeva con le grandi stelle come Edinson Cavani, io ogni volta che volevo potevo uscire per un caffè o una passeggiata.
Problemi con la città? A Napoli ti dicono cosa fare e cosa no. Ad esempio non dovresti uscire con un Rolex, perchè c'è gente che non ha un lavoro oppure non ha soldi.
Higuain? Dalla sua prospettiva, lo capisco. E' un grande giocatore e vuole vincere. Il Napoli non è riuscito ad agguantare la Juventus. E a 29 anni, con un paio di anni ancora per farlo, ha deciso così. Certo la decisione è stata delicata da prendere, è come andare al Borussia Dortmund dallo Schalke 04. Anche io l'avrei fatto, credo l'avrebbe fatto il 95% dei calciatori: la Juventus è una delle squadre più forti d'Europa, se ti vuole non devi esitare.
Il problema è che in questa era la lealtà intesa dai tifosi non esiste più. Se un club arriva e vuole un calciatore, il tifoso dovrebbe immedesimarsi in quest'ultimo. Probabilmente anche lui deciderebbe in un certo modo.
Inler e Behrami? All'inizio ho avuto dei problemi, ma sono andato avanti. Ad un certo punto giocavamo Valon ed io, con Gokhan in panchina. L'agente di quest'ultimo in una intervista disse che Gokhan non era felice di giocare con noi: lo conoscevo da dieci anni, rimasi deluso ma col tempo l'episodio l'abbiamo messo da parte.
Soddisfatto della mia carriera? Mi rende fiero aver continuato dopo il grave infortunio: ho firmato con grandi club come Napoli e Galatasaray, ho giocato la Champions League con grandi campioni. Non posso lamentarmi.
Il miglior compagno di squadra? Marek Hamsik. E' unico, quando è in forma gioca molto bene mentre quando non lo è...non gioca benissimo. E' uno di quelli che fa la differenza: difficilmente sbaglia un passaggio, per me è un esempio. Marek viene prima di Gonzalo Higuain ed Edinson Cavani: l'ho sempre detto, mi piacerebbe giocare come Marek Hamsik. Ed ora al Bologna, nel mio piccolo, ho un ruolo del genere".