Empoli, El Kaddouri: "A Napoli meritavo di più, ma ho sempre rispettato le scelte di Sarri. Tonelli e Valdifiori mi hanno consigliato questo club. Trabzonspor? Non hanno niente in mano!"

02.02.2017
13:10
Redazione

Omar El Kaddouri, ex centrocampista del Napoli si è presentato oggi all'Empoli, suo nuovo club: il marocchino ha scelto la maglia numero 10. Queste le sue dichiarazioni in conferenza stampa riportate da Empoli Channel: 

"Sono molto contento di essere qui, avevo tanta voglia di giocare. Nell’ultimo anno e mezzo ho avuto poco spazio, era importante trovarlo. Era la società perfetta per me. L’impatto è stato positivo, Tonelli e Valdifiori mi avevano già parlato di questo ambiente. Mi hanno accolto bene, so che il tipo di lavoro è simile a quello di Napoli e questo è sicuramente positivo per favorire l’ambientamento. 

"Visto come mi hanno voluto e convinto devo qualcosa all’Empoli. Da un anno e mezzo sto giocando poco, devo rimettermi in discussione e sono pronto ad assumermi le mie responsabilità"

Il Trabzonspor. “E’ un problema che non esiste, loro non hanno niente in mano. Quella foto risale all’inizio di gennaio, niente di che”.

Sulla Coppa d’Africa: “Non ci qualificavamo da 13 anni ai quarti, peccato perchè forse meritavamo il passaggio. Abbiamo fatto qualcosa di buono, la gente era contenta e il nostro è comunque un gruppo giovane.

Sul suo ruolo: Stare dietro alla punta è la mia posizione naturale, ma in 8 anni che sono in Italia l’ho fatto solo un anno a Brescia. Il fatto che l’Empoli mi offra questa possibilità mi ha aiutato nella scelta, anche se non è vero, come ho letto, che avevo rifiutato questa destinazione. Sono arrivato in Italia alle 2 di martedì e alle 5 avevo firmato. 

Il Toro. "Fa piacere ritrovare una ex squadra, io mi sento pronto anche se probabilmente non ho i 90 minuti nelle gambe. Ho viaggiato per due giorni e sono un po’ stanco, ma piano piano tornerò al 100%”.

I paragoni. “Zidane è sempre stato il mio idolo, ma il mio percorso è diverso e lasciamo stare certi mostri sacri. Ora non ho scuse per non fare bene”.

La rabbia. “A livello sportivo ne ho tanta. Probabilmente meritavo qualcosa di più, ma ho sempre rispettato le scelte del mister. In questi sei mesi voglio dimostrare che qualcuno doveva credere di più in me, anche se il passato è passato e io voglio soprattutto tornare a fare bene per me, per la mia famiglia e per l’Empol"

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