ESCLUSIVA - Rafael, l'agente: "Grandi club chiedono di lui, via sicuramente con una buona offerta: tutto è nelle mani del Napoli. Non ha rancore, su Benitez..."

15.06.2015
21:30
Pasquale Cacciola

di Pasquale Cacciola - twitter: @PE_Bahia

Porte girevoli all'ombra del Vesuvio, quattro paia di guantoni per soli due posti. Dopo l'oramai quasi certo ritorno di Pepe Reina, c'è da risolvere infatti il futuro di ben tre portieri in casa Napoli: Mariano Andujar, Rafael Cabral e Luigi Sepe. Con uno dei tre che probabilmente sarà il numero due alle spalle dello spagnolo, corsa che sembrerebbe però limitata all'argentino e al giovane talento napoletano considerata l'esigenza dell'ex Santos di riscattarsi dopo un anno amaro. Per saperne di più, la redazione di CalcioNapoli24.it ha contattato in esclusiva il suo procuratore Paulo Affonso:

Capitolo futuro, qual è la situazione attuale? 

"Non è un giocatore che deve essere offerto, non ne ha bisogno. E' un atleta che ha costruito un'immagine abbastanza solida dentro e fuori dal campo grazie alle sue prestazioni e al suo modo di essere. Ha fatto partite importanti e ha conquistato due titoli in azzurro tra cui uno da protagonista contro la Juventus parando due rigori. E' un giocatore totalmente europeo, valorizzato nel Vecchio Continente e naturalmente i grandi club europei mi chiedono di lui. Del resto lavoro da 15 anni qui e converso con varie persone, ma attenzione: parlare di una possibilità è molto diverso da trattare. Il mio assistito è forte nella testa ed è un giocatore di alto livello, ha solo 24 anni e ha già dimostrato abbastanza. Crescerà ancora e ha mercato, però appartiene al Napoli che ha fatto un grande investimento spendendo una cifra importante ed eventuali decisioni vanno prese insieme. Se dovesse esserci una possibilità conveniente per la società e per noi, sicuramente andrà via. Un giocatore come lui deve giocare, che sia a Napoli o altrove. E' un portiere di alto livello, non deve essere necessariamente titolare ma deve giocare. Che sia in azzurro o altrove, lo vedo giocando prossimamente".

C'è ancora amarezza per la decisione di Benitez a stagione in corso? 

"Un professionista sa che può non giocare in una grande squadra, bisogna comprendere perché bisogna avere un obiettivo comune che è quello del successo del gruppo. Tutti i grandi atleti vogliono giocare, ma questi capiscono anche le situazioni e soprattutto rispettano le decisioni dell'allenatore. Proprio come ha fatto Rafael".

Attualmente poteva essere in Cile per disputare la Coppa America... 

"Giocare per la nazionale del proprio Paese è sempre importante e gratificante per un calciatore, parliamo di una grande vetrina. Il mio assistito è quasi sempre fatto parte del gruppo da quando è iniziato il nuoco ciclo e poi ha perso l'opportunità poiché non ha più giocato nel Napoli. Non è amareggiato né nei confronti della società né con la Seleçao, del resto essere professionali è proprio questo. Ha molto tempo davanti per giocare nel Napoli o in un altro grande squadra e per essere anche convocato. Ha solo 24 anni, sicuramente tornerà e anzi vi dirò di più: sarà ancora titolare con la maglia verdeoro. In una situazione del genere si può essere tristi, ma poi bisogna reagire e lo sta facendo".

Possibile l'ipotesi prestito?

"Tutto è possibile nel calcio, dipende dal Napoli che sa che è un patrimonio del club che può essere valorizzato. Potrebbe anche andare via in prestito ma la vedo più difficile come possibilità, in caso di addio credo sia molto più probabile in maniera definitiva che temporanea. Ma ripeto: tutto è nelle mani del Napoli, discuteremo con la società ora che è arrivato anche un nuovo allenatore e troveremo la soluzione migliore per tutti".

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