Enrico Fedele
Enrico Fedele

Fedele profetizza: "Il Napoli batterà Fiorentina e Torino! Il primo test serio è contro la Roma"

29.09.2021
16:10
Redazione

Enrico Fedele a Radio Marte per parlare delle prossime partite del Napoli e non solo

Notizie Napoli calcio. A Radio Marte nel corso della trasmissione "Marte Sport Live" è intervenuto Enrico Fedele, ex dirigente e procuratore sportivo.

Napoli calcio, intervista a Enrico Fedele 

Ecco le dichiarazioni di Enrico Fedele: "La partita contro la Fiorentina non sarà un banco di prova per il Napoli. Fiorentina e Torino perderanno, il primo banco di prova del Napoli sarà con la Roma e a dicembre con Milan e Inter. Il campionato è spaccato, il Napoli in questi scontri diretti dirà che cosa potrà fare. Se non va in Champions League è un sacrilegio, lo stesso avvenuto l'anno scorso contro il Verona. La cosa che mi preoccupa è che i giocatori sono gli stessi che ci hanno già tradito.

Osimhen, Anguissa e Demme

Osimhen e Anguissa? Io ho detto che da un punto di vista atletico Osimhen è esplosivo, deve ancora imparare a giocare a pallone, si mangia ancora grandi importanti. Anguissa al Napoli serve, non lo aveva. Un giocatore del genere ha dato la possibilità di giocare bene a Fabian Ruiz.

Demme? Io farei giocare sempre gli stessi con massimo 3 innesti. Penso che la squadra abbia bisogno di consolidarsi e di giocare più spesso insieme. Abbiamo fatto per tanti anni questa cosa a Parma.

Su Spalletti e De Laurentiis

Rapporto tra Spalletti e De Laurentiis? Il segreto è non prendersi la confidenza. Quando parlo di giocatori parlo di caratteristiche, poi ci si può esaltare vicino a un calciatore o fare brutte figure, questo non significa parlarne male. De Laurentiis è fortunato, se avesse avuto una minima richiesta avrebbe venduto pure Starace. Oggi come oggi si è trovato una squadra che sperava Spalletti si trovasse e noi speravamo trovasse. L'anno scorso la squadra ha fatto grandi partite ma pure grandi brutte figure. Quest'anno si può fare da protagonisti ma dipende sempre dai giocatori, i quali a volte mi danno fiducia e a volte no. Spalletti ha qualcosa in più rispetto a Gattuso: l'esperienza. Ha sempre allenato in squadre che dovevano raggiungere obiettivi. Se guardi negli occhi Spalletti ti metti paura, ti brucia. Guai se gli allenatori parlano in campo, i giocatori devono parlare".

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