Ferlaino ricorda Celentano: "Gli azzurri non volevano giocare la finale di Coppa Uefa: fu lui a convincerli"

29.06.2015
13:00
Redazione

Sulle pagine de Il Mattino di oggi l’ingegnere Corrado Ferlaino piange l’amico Dino Celentano: «Una carissima persona, alla quale sono legato da ricordi incredibili. Entrò in società in punta di piedi, lo portò Punzo perché aveva grande stima di lui. In breve tempo diventammo amici». 

Lo spedì a Barcellona con Juliano a trattare Maradona. «Sono stati loro due i grandi protagonistidi quella storia incredibile. Juliano portava avantii contatti, avevamolto da fare e mi aggiornava poco. Dino invece mi aggiornava minuto per minuto, non esistevano i telefonini e allora lui si arrangiava in qualsiasi modo. Volevo che al fianco di Antonio ci fosseun uomo di società e scelsi Dino semplicemente perché mi fidavo». 

Primadella finale di coppa Uefacontro lo Stoccarda del 17 maggio’89 i giocatori non volevano scendere in campo, vero? «Verissimo.C’era un accordo di massima ,loro chiedevano di metterenero su bianco. Dino risolse anche questa faccenda, la squadra giocò e portammo a casa il trofeo».

QuellaCoppacostò un bel po’ di soldi. «Forse sei miliardi di vecchie lire se ricordo bene».

Notizie Calcio Napoli