Ferrante: "Koulibaly mi ricorda Thiago Silva al Milan. Insigne accetterà l’offerta di De Laurentiis. Su Spalletti…"

08.10.2021
18:50
Redazione

Ferrante parla del Napoli

Napoli - A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Marco Ferrante, ex calciatore, fra le tante, di Torino e Napoli. Ecco quanto evidenziato da ilsognonelcuore.com.

“Nazionale? Ora si cerca il pelo nell’uovo dopo la vittoria dell’Europeo. Contro la Spagna ci siamo fatti imbambolare e, episodio negativo di Bonucci a parte, è stata una partita positiva. Il problema è in attacco: se mancano Belotti ed Immobile, Mancini non ha alternative. Giovani? Bisognerebbe averne di qualità da poter lanciare. Se son bravi come Gavi del Barcellona, è facile lanciarli. Io ho esordito nel Napoli di Maradona, ma capisco che oggi debba arrivare l’ordine dall’alto, gli allenatori non si prendono la responsabilità. È inutile che i ragazzi vengano mandati a giocare nelle serie inferiori: in questo modo non crescono”.

Sul Napoli:

“Mi fa impazzire dal punto di vista del gioco, indipendentemente dalle sette vittorie di fila. È un peccato non vederla in Champions. C’è un Osimhen che è devastante, stiamo iniziando a vederlo adesso dopo una prima stagione sfortunata, poi c’è Koulibaly, miglior giocatore di settembre in Serie A, che è una certezza. Mi ricorda Thiago Silva ai tempi del Milan. Infine Spalletti: prima di giudicarlo, però, bisogna aspettare di chiudere il girone d’andata, perché voglio capire come reagirà alle difficoltà. Insigne? Secondo me, alla fine, firmerà il rinnovo accettando l’offerta di Adl e chiudendo la carriera al Napoli. Io spero che recuperi anche Mertens, che adesso mi sembra intorno al 40% delle sue potenzialità”.

In chiusura, un pensiero su Inter e Torino, due delle squadre in cui Ferrante ha militato da calciatore:

“Per lo Scudetto ci sono anche i nerazzurri di Inzaghi, anche se i cugini del Milan sono messi meglio. Toro? Juric è partito male, ma solo dal punto di vista dei risultati, il gioco c’è sempre stato. Contro la Juve doveva vincere. È sicuramente un valore aggiunto alla rosa di Cairo. Porterà i granata a salvarsi serenamente, e, chissà, magari punteranno anche a qualcosa di più”.

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