Ferrara: "Altro che Zaza e Pavoletti, mi terrei stretto Gabbiadini. Insigne? Subisce la pressione della piazza"

25.11.2016
09:30
Redazione

Ciro Ferrara ha parlato a Il Mattino: "Il Napoli eÌ sulla buona strada ma occorre superare questo ultimo step. Ad esempio, contro la Dinamo Kiev, proprio come spiegava Sarri, gli azzurri sono stati probabilmente condizionati dall’altro risultato: la chiave di lettura puoÌ essere proprio questa per la crescita, bisogna giocare sempre allo stesso modo al di laÌ di quello che fanno le altre e pensare solo a se stessi. Il Napoli ha due risultati su tre e questo eÌ giaÌ un aspetto importante anche se chiaramente non saraÌ semplice. Un vantaggio eÌ rappresentato dal fatto che la squadra affronta un avversario capace di giocare un grande calcio ma che tendenzialmente lascia degli spazi cosiÌ come avvenne giaÌ nella partita di andata e si eÌ ripetuto nell’ultima loro gara con il Besktas. Un avversario quindi che potrebbe esaltare le qualitaÌ del Napoli. Dopo l’infortunio di Milik era giusto che Sarri provasse, in un momento di difficoltaÌ numerica, qualcosa di diverso e ha schierato Mertens falso nove. Anche a me nel Wuhan Zall eÌ capitato che il mio centravanti si eÌ fatto male e non avendo altre soluzioni mi sono inventato un attaccante veloce e bravo tecnicamente da prima punta. Gabbiadini? L’ho avuto da ragazzo e per me ha grandissime potenzialitaÌ: nell’Under 21 giocavo con il 4-4-2 classico che prevedeva due attaccanti, lui insieme a Borini o a Destro, e anche se in quel periodo non giocava titolare nella sua squadra con l’Italia faceva la differenza. Sto sentendo vari nomi di mercato per il Napoli e pur considerando molto bravi Zaza e Pavoletti io punterei ancora su Gabbiadini: me lo terrei stretto. Insigne? Rispetto a me ha avuto un percorso diverso percheÌ ha fatto esperienze in altre categorie prima di tornare alla casa madre e giocare nel Napoli. Con la partenza di Higuain, che attirava la maggiore attenzione anche mediatica, adesso quest’ultima si sta spostando sugli altri e soprattutto su Insigne che eÌ sottoposto a una maggiore pressione percheÌ eÌ napoletano. Deve proseguire il percorso di crescita nella sua cittaÌ e non eÌ facile".

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