Ferrara: "Ricordo quella Supercoppa al San Paolo vinta contro la Juve, un 5-1 indimenticabile"

20.12.2014
01:15
Redazione

Ciro Ferrara si racconta ai microfoni di TuttoSport, ecco un estratto dell'intervitsa.

«La mia vita in una partita. Storico quel 5-1 al San Paolo Ma fu davvero speciale vincere in bianconero a New York»
Un supercampione per la Supercoppa italiana. Ciro Ferrara mostra orgoglioso nel palmares il suo pokerissimo nella manifestazione e lo rivive con noi, tra flash che riaffiorano, soddisfazione e pure qualche ricordo sopito. 
Ferrara, partiamo dal 5-1 del suo Napoli alla Juventus, 1 settembre 1990. 
«Siamo agli inizi della competizione, la terza edizione. Il mio Napoli con Maradona capitano contro la Juve di Maifredi. Rivivere quella emozione, per me, è particolare: sono le due squadre con cui ho giocato, mi fa tornare indietro praticamente a cinquant’anni fa... Poi, Napoli-Juventus era il top, la partita più importante per i napoletani in particolare. E aver fatto quel tipo di prestazione, davanti ai nostri tifosi, fu incredibile. Venivamo dallo scudetto, e aver battuto in maniera così netta la Juve ci permise di gustare appieno la nostra prima Supercoppa. Un altro trofeo in poco tempo ad arricchire la bacheca che prendeva forma e sostanza con l’Uefa e la Coppa Italia. C’erano tre motivi per esserne fieri: per aver annichilito la Juve, per aver ampliato la bacheca e per esserci riusciti anche nella Supercoppa. Adesso spesso si gioca fuori sede, allora il suo valore non era quello di oggi, ma la partita specifica faceva audience». 
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Un balzo al 25 agosto 2002, un salto in Africa. 
«Già, contro il Parma a Tripoli, sono lì ma non la gioco, però vinco anche io, sia chiaro.... E’ la prima volta in Libia, su un campo sabbioso, Del Piero segna una doppietta (il gol emiliano è di Di Vaio che poi andrà in bianconero, ndr). Certo il contesto era particolare, nella Libia di Gheddafi. Il Parma, poi, stava perdendo qualche colpo, e qualche campione: Buffon e Thuram, ad esempio, erano passati da noi. Ma anche senza i pezzi migliori, fu una partita molto combattuta». 

Ferrara resta in tv o (ri)scende in campo, su una panchina? 
«Faccio l’opinionista tv, ma ci proverei ancora ad allenare, ho questo desiderio. Mi trovo bene a Cielo nella trasmissione Stop&gol e a Sky dove intervengo in qualità di ospite o a supporto tecnico durante le telecronache; guardo tante partite, in un ambiente sereno, dove puoi commentare senza inasprire gli animi, come piace a me. Però vorrei ritentare». 

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