Gabbiadini, l'agente: "De Laurentiis gli disse 'stai tranquillo, per il bene tuo mi sacrifico io', mi chiese di venderlo all'estero! Capii che non Sarri non sarebbe andata, mi derisero tutti"
A Radio Marte, durante Marte Sport Live, è intervenuto Silvio Pagliari, agente di Manolo Gabbiadini, rilasciando alcune dichiarazioni: "Affare da 20 milioni? E' stata una grande soddisfazione, altre operazioni si sono chiuse soltanto in prestiti con obbligo di riscatto. Non saremmo mai andati via in prestito, eravamo d'accordo con il Napoli: c'erano tante possibilità, anche col riscatto obbligatorio, ma chi voleva Manolo doveva presentarsi con gli argomenti giusto.
De Laurentiis ha provato a trattenerlo? Sì, è stato l'ultimo a mollare: fin quando non ho visto le firme non ci credevo, ma è stato di parola. Già prima del Palermo gli aveva detto 'stai tranquillo, per il bene tuo mi sacrifico io'.
Rimanere a Napoli dopo Pavoletti sarebbe stato un male per la società e per Manolo. I primi sei mesi sono stati fantastici, nei restanti diciotto non è stato aiutato dal modulo tattico: con Higuain era ovvio che gli spazi si riducessero. Sei mesi di paradiso ed altri diciotto in chiaroscuro. Quando ha giocato la sua media gol è stata eccezionale, ma non come nei primi sei mesi.
Gabbiadini e Sarri? Ritengo Maurizio un grandissimo giocatore, ma con Manolo c'è stato un concatenarsi di situazioni nel rapporto che non ha fatto scoppiare la scintilla. Il mister non lo vedeva in altri ruoli, Manolo ha sofferto l'utilizzo col contagocce. Avevo capito diciotto mesi fa che non sarebbe scoppiata la scintilla, mi derisero tutti.
Nel Southampton giocherà all'interno di un 4-2-3-1, e avrà lo stesso ruolo che aveva ai tempi di Rafa Benitez. Con Sarri la storia di Manolo doveva finire così, gli spazi si sarebbero ridotti e la sua carriera poteva essere rovinata. A 25 anni devi giocare ed esprimerti al top.
Il momento più difficile di questo mese di trattative? Il pareggio col Palermo, parlare con De Laurentiis è stato duro. Ma ho creduto sempre all'affare, per il bene di tutti ho lavorato ai fianchi di De Laurentiis, Chiavelli e Giuntoli. Ricordo ancora i tanti tifosi che lo accolsero, ma continuare così ci avrebbe fatto soltanto del male. Ringrazio De Laurentiis e Giuntoli, nonchè Andrea Chiavelli che è stato molto importante. Il Southampton lo voleva a tutti i costi, giusto che andasse lì.
Squadre italiane su Manolo? Sì, ci sono state più squadre. Ma ho declinato subito l'offerta, De Laurentiis mi ha chiesto di venderlo all'estero perchè in Italia non l'avrebbe dato a nessuno.
Rimpianti nel ragazzo? Il rigore sbagliato da Higuain prima dell'addio di Benitez, adesso staremmo parlando d'altro".