Gallo: "Il calo di Jorginho è l'emblema di questo Napoli, bisogna cambiare modo di giocare perché non è Iniesta. Ricordo le critiche a Benitez, ora..."

21.10.2016
15:50
Redazione

Massimiliano Gallo, direttore del Napolista, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Goal. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24: "Jorginho è l'emblema di questo Napoli, sebbene sia stato difeso da Sarri che lo ha indicato come vittima e non come causa di questa crisi. Non va buttata la croce addosso all'ex Verona, ma questa squadra deve trovare un metodo diverso di giocare perché Jorginho non è Iniesta o Pirlo. Rinunciare a lui non vuol dire bocciarlo. Per me è una febbre di crescita, il Napoli sta crescendo e sta pagando una sorta di scosse di assestamento. Inserire Diawara è stato un gesto coraggioso. Il Napoli si deve abituare a giocare con la pressione addosso, mantenendo anche l'aspetto di divertimento. Non vivevamo tre sconfitte consecutive da anni, l'ultima volta c'era Mazzarri. Questo periodo delicato farà crescere il Napoli. Ricordo scene isteriche per il turnover di Benitez, ora le critiche vanno nel senso opposto. Sarri ha cambiato spesso modulo in carriera, ogni allenatore ha il suo modo di giocare ed in tal senso è integralista anche Guardiola. Ognuno ha il suo modo di vedere il calcio. L'anno scorso era idolatrato, si merita di avere la possibilità di fare accorgimenti Sarri. Detto ciò, mercoledì siamo stati anche un po' sfortunati, senza dimenticarci che abbiamo preso due centravanti in tre mesi. Nel dare ed avere con Sarri, la freccia è ampiamente pendente dalla parte del positivo".

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