Gautieri: "L'Inter stasera rischia. Callejon? Impressionante, un giocatore che non esiste più"

08.03.2021
21:30
Redazione

Gautieri sul momento del calcio

Ultime Calcio - Carmine Gautieri, ex attaccante, parla così a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto:

Gautieri

Qual è il segreto dell'Atalanta?
"C'è un progetto, una cultura, una mentalità. Ogni anno si migliorano, io ci ho giocato quando c'era Ruggeri presidente e già allora programmavano e progettavano. Ricordo che un giorno eravamo a Zingonia, entravano tre-quattro persone e io ho chiesto al presidente chi fossero: disse che bisognava ampliare in un anno alcune zone del centro, e così hanno fatto. Sono avanti, e lo stanno dimostrando pure adesso. Dopo l'inizio che ebbe Gasperini, forse da altre parti l'avrebbero cacciato: loro no, e oggi si vedono i risultati".

Quanto è migliorato Chiesa in questi mesi di Juventus?
"Questo è un ragazzo che dimostra di essere un fenomeno in ogni partita. Quello che ha fatto con la Lazio... Oggi è lui il giocatore che crea superiorità numerica e salta l'uomo, ci hanno visto lungo su di lui: farà la differenza quando andrà via Cristiano Ronaldo. Già è migliorato, e ha ancora margini: può davvero diventare tra i più forti al mondo negli anni. Ringraziando anche la Fiorentina che l'ha creato, ora la Juventus avrà un giocatore per i prossimi dieci anni almeno".

Molti sono stati schiacciati dalla pressione.
"Quando vai in un contesto come la Juve, che ha ventisette campioni in rosa, per lui è stato più semplice far vedere chi fosse. Però devo dire che pure a Firenze aveva fatto molto, molto bene: ha personalità, ogni partita dimostra di essere importante. Potrebbe giocare pure al Real Madrid per caratteristiche, qualità e carattere. Non ha paura di nulla, basta vedere i contrasti che fa. Un ragazzo molto maturo".

Come lo ricorda Sarri a Pescara?
"Era quello che vedete adesso: un martello, lavorava 24 ore al giorno e ve lo posso garantire perché ero il primo a dirgli di fermarsi un attimo. Finivamo la partita in trasferta e già sul pullman per il ritorno si metteva al pc a studiare gli avversari della partita dopo. Fa male vederlo fuori, lui come Allegri: ha portato le novità di Sacchi e Zeman, un qualcosa di bello da vedere e di diverso".

Lei era un Callejon ante litteram?
"Io sono stato un giocatore perfetto per ogni allenatore che ho avuto, non per presunzione. Io, come Di Livio o Zambrotta: facevamo un ruolo che oggi non c'è più, sulla fascia. Facevamo le due fasi al massimo. Io sono nato interno di centrocampo, poi a Empoli ho trovato Guidolin che mi ha messo a destra e da lì la mia carriera è partita".

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