Giuliani, la moglie: "Andrebbe ricordato con una partita amichevole, il calcio glielo deve per come è morto"
Raffaella Del Rosario,ex moglie di Giuliano Giuliani ai microfoni di TMW Radio nel programma "Quelli della Notte", ha ricordato a 20 anni dalla sua scomparsa, l'ex portiere di Verona e Napoli anni '80-'90, giocatore dimenticato dal mondo del calcio, morto per Aids.
"Giuliano rimane come è anche se noi eravamo separati, il ricordo è di una persona che c'è sempre stata, era buono, mi aiutava in tutto, era un papà fantastico e questo per la sua vita privata, poi era un ottimo calciatore e chiaramente i tifosi lo ricordano per questo."
"Le ultime fasi non sono un buon ricordo, perché lui andava a prendere sua figlia a scuola, e proprio quella mattina era già qualche giorno che non si sentiva bene e nel pomeriggio mi chiamarono dall'ospedale che si sentiva male e io fino al momento della sua morte ero lì. Sicuramente non sono bei ricordi, negli ultimi periodi stava male ed era solo, a parte i suoi zii che sono persone fantastiche ".
Si dice che il contagio possa essere avvenuto a Buenos Aires al matrimonio di Maradona,a cui lei non partecipò...
"Io avevo appena partorito Jessica da una settimana, quando c'era questo evento del matrimonio e lui andò da solo in Argentina e non lo sapremo mai. E' una possibilità,lui mi disse di aver avuto una relazione ma non lo sapremo mai, le certezze credo non le avesse nemmeno lui".
Perché è stato dimenticato secondo lei, se ne parla poco
"Forse perché l'Aids è una malattia che fa paura ancora oggi, purtroppo è una malattia che può prendere tutti".
Come fare per ricordalo anche negli anni, con partite benefiche eventi?
"Io credo che una partita dedicata a lui si debba fare anche per come è morto, da giovane a 38 anni aveva dato tutta la sua vita per il calcio e credo che il calcio glielo debba".