Iavarone: “L’errore arbitrale non deve essere un alibi, ma gli arbitri si aprano al dialogo: così è tutto arido!”

23.08.2016
04:00
Redazione

Toni Iavarone, ex giornalista, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Marte: “Bisogna pensare a come il Napoli possa uscire fuori da questo avvio di campionato deludente. Quella dell’arbitro, più di un errore, sembrava una messa in scena caotica. Sono dell’avviso, però, che non bisogna offrire alibi a chi ha offerto prestazioni deludenti parlando di decisioni arbitrali. Il Napoli ha perso tanto con Higuain, questo è ovvio, ma un atteggiamento del genere non si può giustificare. E’ arrivata seconda l’anno scorso e non si possono fare queste figure contro il Pescara, squadra simpaticissima, per carità. Per quanto riguarda il Pipita, c’era il cinquanta percento di possibilità che andasse via e dunque gli azzurri dovevano muoversi prima come ha fatto la Juventus e presentare prima un grande colpo. Non dico che andava preso necessariamente un grandissimo calciatore, ma va bene anche un Bacca che, in un Milan come quello della passata stagione, ha fatto comunque una ventina di gol. Milik ha un bel futuro, ma adesso conta il presente. Diawara è un ragazzo giovane e di esperienza, l’anno scorso ha fatto bene al Bologna e garantisce quel fisico che adesso manca in questa squadra. Ieri serviva uno del genere, il Pescara era più presente in mezzo al campo e ci superava agevolmente. Sarebbe una rivoluzione copernicana rendere pubblici i discorsi tra i sei arbitri, io sarei d’accordo ma non ci credo. Il confronto è basilare, così c’è solo la voce dell’arbitro che conta ed il tutto così si inaridisce. Negli altri sport la tecnologia fa da supporto, mentre nel calcio la tensione la fa sempre più da padrona. Con le innovazioni che stanno cambiando la nostra vita, non vedo perché le tecnologie non possano dare una mano anche ad un arbitro per togliergli pressione. Bisogna aprirsi al dialogo, sono resi anche gli atti giudiziari!”

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