
Il Napolista, Gallo: "Noa Lang ha gli stessi numeri di Mertens ma il belga aveva una forza d’animo importante"
Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto il direttore del Napolista Massimiliano Gallo. Di seguito le sue parole:
«Secondo me Ndoye non è George Best, ma mi adeguo a qualunque soluzione prenderà la società. Quando ho letto che il prezzo di Ndoye è di 45 milioni ho avuto i miei dubbi poichè non so se li vale. Al di là di tutto, il Napoli cerca due esterni e Ndoye è cresciuto molto nell’arco di questa stagione ed è un buon giocatore funzionale. Se piace ad Antonio Conte, allora va bene.
Per quel poco che ho visto di Noa Lang posso dire che è bravo e sa giocare a calcio, ma bisognerà vedere che ferocia individuale e voglia di emergere avrà. Mertens aveva numeri simili a quelli di Noa Lang, ma il belga aveva una forza d’animo interiore che gli ha consentito di stare in panchina per tanto tempo e di cogliere l’opportunità appena si è presentata. Il Napoli con due esterni come Noa Lang e Ndoye si potenzia. Io credo che il Napoli sia favorito per lo scudetto e ha un allenatore che non mollerà, ma per la Champions si dovrà giocare e dipenderà da tanti fattori.
Neanche il Real Madrid può dire: “Io voglio vincere la Champions”. Io incompetente? La follia del giornalismo italiano è che il lettore vuole leggere sul giornale idee uguali alle sue. Se ho sbagliato, mi aggiornerò, ma preferisco rimanere nei canoni entro cui analizzare i fatti. Maurizio Sarri è tornato alla Lazio dopo un anno poiché, siccome Lotito non vuole comprare nessuno, il Presidente della Lazio si è affidato a lui, dicendo che è un fuoriclasse. Dopo di che, è tutto da stabilire. Sono preoccupato dai fatti che stanno succedendo nel panorama della politica internazionale.
L’Europa in mano ai falchi non è una buona cosa. Tutti parlano male del Mondiale del Club ma alla fine è carino. Me lo sto guardando e mi piace vedere le squadre brasiliane. Gli ascolti tv sono medio-alti e quindi sta andando bene dal punto di vista degli ascolti. Il calcio è complesso, un giocatore può deludere le aspettative o superarle.
L’esempio di Koopmeiners alla Juventus è stato esemplare, lui è stato schiacciato dalle aspettative. L’olandese arriva sempre in ritardo e in sovrappeso, sembrava un calciatore straordinario a Bergamo ma ad oggi è irriconoscibile. Una cosa è giocare a Bergamo e un’altra a Torino e una cosa è giocare a Bologna e l’altra a Napoli. Dopo di che, tutto si deve vedere sul campo. Giocare a Napoli è complesso»