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Inchiesta Juventus, Zoppo e le dimissioni dal collegio sindacale: "Sbeffeggiata e attaccata, ma i bilanci non erano corretti"

02.03.2023
11:10
Redazione

Inchiesta Juventus, le parole di Maria Cristina Zoppo ex membro del collegio sindacale bianconero

Ultime notizie calcio - Prosegue l'inchiesta ai danni della Juventus ed emergono sempre più retroscena dopo i vari interrogatori degli ex membri del collegio sindacale bianconero. 

Inchiesta Juventus dichiarazioni Zoppo

Maria Cristina Zoppo, ex componente del collegio sindacale della Juve, è stata sottoposta ad un’audizione durata cinque ore in cui racconta di essersi sentita «quasi sbeffeggiata» dal club, a volte. Altre «colpita e attaccata, per qualcosa che Juventus stessa aveva fatto.  Il nostro timore era che gli amministratori (cda) non sapessero nemmeno che Ronaldo aveva fatto un claim per i 19 milioni e avesse chiesto accesso agli atti».

Sul Corriere della Sera si leggono vari stralci della deposizione: "Da settembre in poi c’è stata un’escalation di momenti di gestione societaria su cui io non riuscivo più a capire perché ci si volesse incanalare in un processo di valutazione di poste di bilancio oggettivamente poco condivisibile". 

La Zoppo racconta che la sera del 25 novembre Daniela Marilungo la chiamò in lacrime per comunicarle che si era dimessa dal consiglio di amministrazione della Juve. E le mandò una lettera di accompagnamento che voleva venisse letta in apertura del consiglio di tre giorni dopo. In quella sede la Zoppo chiese più volte che venisse letta la lettera di dimissioni di Marilungo, come dalla stessa richiesto, ma nessuno la ascoltò: «Loro volevano spingere ad arrivare subito alla deliberazione, approvare il bilancio».

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