Inter, l'ex DG Paolillo: "Contro l'Inter sarà uno spareggio per rientrare nella corsa Scudetto. Ecco perché De Laurentiis è un grande..."

30.11.2023
21:50
Redazione

In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Ernesto Paolillo, ex DG dell'Inter:

"Mi è dispiaciuto molto vedere il Napoli perdere a Madrid, un gran peccato per come si era messa la partita. Purtroppo ai portieri capita di sbagliare, stimo molto Meret ma si porta questa gara sulla coscienza. Il Napoli ha dimostrato però di essere una bella squadra: assemblata e allenata bene, può tornare a dare fastidio a molti. Sono preoccupato per la mia Inter al Maradona, ora (ride ndr)... Ieri a Lisbona c'è stata una follia collettiva. Il turnover è stato esagerato, otto calciatori che non avevano mai giocato insieme una gara ufficiale. La squadra si era completamente persa, ma la sveglia che avranno preso negli spogliatoi ha fatto poi la differenza. Il Napoli mi conferma che è tornato una squadra di primo livello. Con Garcia non c'era nessun feeling con la squadra e ieri ne abbiamo avuto la dimostrazione, visto che con Mazzarri i giocatori rendono in maniera diversa. Sono preoccupato perché il Napoli affronterà l'Inter con fame e voglia di dimostrare di essere all'altezza della capolista, non solo del Real Madrid. Se l'Inter perdesse a Napoli, verrebbe meno la fiducia dei calciatori in sé stessi, quindi è una gara quasi decisiva. Per gli azzurri è quasi uno spareggio per rientrare nella lotta Scudetto. De Laurentiis? Lo conosco dai tempi della Lega Pro, quando ero allo Spezia. Ci siamo ritrovati in Lega poi nei miei periodi all'Inter: è un grande imprenditore e ho sempre apprezzato il suo pensare. I risultati del Napoli sono figli della sua intelligenza e della sua lungimiranza. Le scelte fatte quest'estate sono state ben mirate, ha operato per il meglio del Napoli. Innamorarsi dei giocatori e subire ricatti dai procuratori per rinnovi di contratto e non solo, è follia totale. Quindi De Laurentiis ha agito in maniera fantastica. Poi non tutti gli anni si indovinano le scommesse, ma ha fatto quello che doveva fare. Aurelio è un grande, lo confermo".

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