Italia, Ventura: "Esagerate le critiche alla mia nazionale? Beh, fate un po' voi le riflessioni"

14.09.2017
01:15
Redazione

"Esagerate le critiche alla mia nazionale? Fate voi le vostre riflessioni...". Non è una rivincita, questo no: non ha senso. Però... E' la domanda/risposta del ct della nazionale, Gian Piero Ventura, ai cronisti che gli chiedevano se il 3-0 subìto dalla Juventus ieri con il Barcellona in Champions riabiliti in parte l'Italia che aveva subìto lo stesso risultato contro la nazionale iberica nelle qualificazioni ai Mondiali. 

Storia recente, undici giorni fa, quella sfida al Bernabeu Spagna-Italia 3-0 che aveva ritracciato il solco fra il nostro e il loro calcio: com'erano stati tre i gol di differenza in Real-Juve 4-1, finale di Champions; com'è stato, appunto, lo 0-3 di ieri al Camp Nou. E qui, il giorno dopo il Bernabeu, molti (tutti?) a dire che il ct ha scelto male, ha osato troppo, ha sbagliato modulo, ha fatto quel che non doveva fare. 
Nelle parole di Ventura non c'è il senso della rivincita, ripetiamo: non avrebbe senso. Piuttosto il senso di una riflessione che va oltre una partita e che vale per due mondi (del Pallone) che sono distanti. Anche se il tempo di Italia-Spagna 2-0 dell'Europeo 2016 (ct Conte) e l'eliminazione che la Juve aveva inflitto al Barcellona la scorsa primavera non sono passato remoto. Ma qui il discorso diventa troppo lungo.

"Vogliamo lasciare una nazionale competitiva, e possibilmente competitiva negli anni. Stiamo facendo uno sforzo per lasciare un'eredità, per lasciare qualcosa che prima non c'era, perché quando sono arrivato c'era un gruppo un po' avanti con l'età. Ma per riuscirci serve un coinvolgimento generale, un continuo scambio di rapporti e di conoscenze". 
Lo ha dichiarato il ct dell'Italia, Gian Piero Ventura, durante il suo intervento nel corso del seminario sul rapporto tra giornalismo sportivo e la Nazionale promosso a Roma dall'Ordine dei Giornalisti. "Senza il risultato sportivo non si va da nessuna parte, lo so bene che è prioritario, conosco e accetto le regole del gioco, so di essere legato al risultato del campo, ma vorrei poter parlare anche di altro perché attraverso l'altro si raggiungono i risultati sportivi. Va capito cosa cerchiamo di fare, cosa stiamo cercando di portare avanti. Il progetto è cominciato 12-13 mesi fa, e ne saremmo tutti orgogliosi se riuscissimo a portarlo a termine". 

Il ct poi si sofferma sulla recente attualità: "Se attraversassimo un momento felice, di grandissima qualità individuale, avremmo meno problemi e invece stiamo attraversando un momento particolare. Abbiamo perso con la Spagna, e mi dispiace, ha perso anche l'Under 21, la Juventus e la Roma ha sofferto tantissimo. Dobbiamo lavorare, non possiamo paragonarci a loro, il gap va colmato attraverso le conoscenze". 

Un lavoro non facile per Ventura che ricorda i tempi stretti con cui deve fare i conti in azzurro: "Ogni giocatore ha la propria password, e se la trovi si dona completamente. Ma in Nazionale con poco tempo è davvero difficile, devo avere pazienza e provare a trovarla nel minor tempo possibile per fargli colmare il gap con giocatori più forti e di qualità".

Fonte : Sportmediaset.it
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