Juventus, Pjanic: "Inizio di stagione importante. Sarri? Lo stiamo capendo sempre più: mettiamo in campo i suoi insegnamenti"

21.10.2019
00:30
Redazione

Ai microfoni di Sky Sport è intervenuto il centrocampista della Juventus Miralem Pjanic:

Che effetto fa a un giocatore offensivo sentire Sarri che dice che non dovete gestire ma aggredire?
"Dobbiamo provare a pressare il più possibile, così si creano anche più occasioni da gol. Ieri ne abbiamo avute tante, purtroppo non le abbiamo sfruttate, e tenendo la partita aperta si può sempre rischiare qualcosina. Ma la filosofia del mister, e il suo modo di pensare, lo stiamo capendo e lo stiamo mettendo in opera sempre meglio in  ogni partita. Questa squadra si diverte e credo che diventerà sempre più forte con il passare del tempo."
 
Quanto ci vorrà per essere al massimo?
"Io penso che Sarri si aspettasse tutto subito, ma è normale che ci vuole un po di tempo, anche se già si riesce a vedere tanto delle sue idee, del suo gioco. Sicuramente, qualcosina da migliorare c’è sempre e si migliorerà con il tempo. L’importante è che la squadra non abbia tanti infortuni, perché avere tutti a disposizione è una cosa importante per volere e poter raggiungere tutti gli obiettivi, soprattutto i massimi, Champions e campionato. Questa squadra ha tanta qualità e riesce a esprimersi veramente molto bene ultimamente".
 
Ti sei mai sentito così bene come in questo periodo?
"È stato un inizio di stagione importante, mi sento in forma, in fiducia, mi sento anche nel pieno della mia maturità calcistica. Sto bene, la squadra riesce a esprimersi bene, mi diverto e lo si vede sul campo. Poi, i gol fanno sicuramente piacere, ma quello che mi fa più piacere è che siamo primi in Champions e in campionato, dobbiamo cercare di rimanerci nel corso del ciclo di questo mese e provare a distaccare di più gli altri. Il mio sogno è quello di essere tra i migliori al mondo, non solo in Italia. Quindi, lavoro per quello e giorno dopo giorno provo a migliorare. Poi, il modo di giocare dipende sempre anche dagli allenatori. È arrivato uno nuovo, che chiede un tipo di calcio diverso". 

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