Koulibaly sul Senegal: "L'allenatore mi chiamò dicendomi che aveva bisogno di me. Andavo in vacanza in Senegal da bambino. Cissé? Avevo solo undici, ma lo ricorderò per sempre"

09.11.2016
23:50
Redazione

Kalidou Koulibaly rilascia una lunga intervista ai taccuini di So Foot Club. Il centrale senegalese regala tanti spunti che vanno oltre il semplice rendimento con la maglia azzurra. CalcioNapoli24 vi propone in anteprima la traduzione di uno stralcio delle sue dichiarazioni: 

Come è nata la scelta del Senegal?
"L'allenatore Aliou Cissé mi chiamò e disse "Kalidou, ho bisogno di te". Dopo però fu molto paziente, perchè chiesi tempo per pensare sul fatto che fosse una scelta importante. Ci ho messo diversi mesi, ma alla fine ho aperto le porte al Senegal con orgoglio e lo ringrazio".

Aliou Cissé faceva parte della nazionale che nel 2002 arrivò ai quarti di finale: cosa ricordi di quei momenti?
"Avevo solo undici anni, ma lo ricorderò per sempre. A quel tempo mi sentivo metà francese e metà senegalese, perciò durante la partita inaugurale avevo il cuore a metà. Ricordo che la seguii a scuola, e anche il gol della vittoria che impressionò tutto il Senegal".

Da quell'edizione, però, il Senegal non ha più partecipato alla Coppa del Mondo...
"E' vero, ma abbiamo una buona squadra quest'anno. Siamo pronti per iniziare il cammino per partecipare alla Coppa del Mondo in Russia, e lo viviamo con speranza ed entusiasmo. Poi a gennaio 2017 ci sarà la Coppa d'Africa, una competizione che il Senegal non ha mai vinto".

Da piccolo andavi in Senegal?
"Sì, ci andavo per due mesi durante le vacanze estive perciò ho sempre vissuto e respirato la cultura senegalese. Mi sono sentito quasi a metà tra due nazioni: mangiavo cibo senegalese ed avevo amici francesi, arabi ed africani. Il mix culturale in cui sono cresciuto mi ha aiutato a capire da subito quali sono i veri valori della vita e dello sport".

Sembra che tu abbia dunque una buona relazione con la comunità senegalese a Napoli, no?
"Direi di sì, anzi provo ad aiutarli in ciò che fanno. Qualche volta gli dò anche i biglietti per le partite...(ride, ndr)".

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