Krol: "A Napoli gli anni più belli, mi è mancato solo lo scudetto. Impossibile dire di no, mi scrivevano: 'Maestà, site nu’ babà'"

25.03.2019
20:10
Redazione

Rudy Krol, ex difensore del Napoli, ha festeggiato ieri il suo compleanno. Ha parlato all'edizione odierna de Il Mattino: «Ma non festeggio i miei 70 anni, sto al matrimonio di un mio amico e mi godo la pausa per la nazionale. Magari rinvio i festeggiamenti a giugno, quando tornerò a Napoli».

Napoli è sempre nel suo cuore? «E come non potrebbe? Ho vissuto gli anni più belli della mia vita, ricordo ogni giorno di quei campionati italiani, il tempo è come si fosse fermato».

70 anni sono una bella età? «Io me ne sento 30. Una vita straordinaria, ho giocato in squadre eccezionali come l’Ajax e la meravigliosa Olanda degli anni Settanta che incantò il mondo. Di quei complimenti sono sempre stato fiero, in Argentina ero anche il capitano dell’Olanda. In Germania Occidentale abbia incantato il mondo con Cruyff, Rensenbrinke Haan, Neeskens e Suurbier. Ma se ci ripenso mi accorgo che mi manca qualcosa. Siamo passati alla storia per il primo gol in finale senza far toccare palla ai tedeschi. Ma poi hanno vinto loro. Ma ho un altro rimpianto: avrei dovuto vincere lo scudetto in Italia, con la maglia azzurra addosso».

Quattro anni indimenticabili? «Io non so come un calciatore possa desiderare di andare via o peggio, non voglia venire a Napoli. A me portavano il pesce fresco ogni mattina. E c’era chi mi lasciava sotto la mia casa di Posillipo bigliettini tipo: “Maestà, site nu’ babà”. Dico solo che è follia avere la possibilità divenire a giocare a calcio in questa città e non farlo. Il calcio si respira in ogni angolo di Napoli. Ti fanno sentire un re, anche se sei solo un calciatore».

Questo Napoli di Ancelotti? «Ammetto che speravo potesse essere più vicino alla Juventus rispetto alla classifica attuale. Però in Europa sta facendo bene, ho visto le gare in Champions e il Napoli ha giocato alla pari con Psg, Liverpool».

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