L'analisi de Il Roma: "Nessuno credeva che il Napoli riuscisse a riprendersi ed esprimersi come ai vecchi tempi!"

03.12.2016
18:40
Redazione

Finalmente il Napoli. Quello che gioca bene e vince anche. L’Inter ha dovuto arrendersi allo strapotere azzurro nell’anticipo sera al San Paolo. Stefano Pioli sperava di poter ripetere il successo contro la Fiorentina approfittando di un Maurizio Sarri caduto un po’ in disgrazia negli ultimi incontri casalinghi. Dopo cinque minuti, però, il tecnico dei meneghini si è reso conto che sarebbe stato davvero difficile tornare a casa con almeno un pareggio. I gol di Zielinski al 2’ ed Hamsik al 5’ hanno fatto capire subito agli avversari che la notte di Fuorigrotta sarebbe stata molto difficile. E così è stato. Il Napoli ha dato una lezione di calcio a chi si voleva avvicinare in classifica con un colpo di coda. Gli azzurri, però, si sono ricordati di essere una grande gruppo e di sapere mostrare un calcio champagne che l’anno passato ha fatto molto divertire e soprattutto ha regalato il secondo posto. Alla vigilia c’era tanto pessimismo. Nessuno credeva che il Napoli, contro una big, seppur decaduta, riuscisse a riprendersi ed esprimersi come ai vecchi tempi. Bisogna fidarsi di questi ragazzi e del suo allenatore. Che quando sbaglia va criticato, ma quando fa le cose bene va assolutamente elogiato. Il toscanaccio qualche errore nelle ultime sfide li aveva fatti. E forse se ne è reso anche conto. Ma iersera, però, ha fatto sfoggiare ai suoi giocatori la migliore prestazione in campionato. Sì perché in Champions una gara simile era stata fatta col Benfica. In serie A, invece, si era sempre stentato. Mai si era riusciti ad aggiudicarsi l’intera posta in palio con una partita incredibile. Molto bella sotto tutti i punti di vista. Sarri si è lamentato perché si è concesso qualcosa di troppo in difesa ma almeno stavolta, grazie ad un grande Reina, la porta è rimasta illibata. Ognuno ha dato il massimo. Da Pepe a Gabbiadini nessuno si è risparmiato. Manolo si è espresso a grandi livelli. Non ha segnato ma, comunque, ha lottato, ha attaccato con carattere e solo grazie ad Handanovic non si è preso l’applauso del San Paolo. Sarri lo ha applaudito perché ha saputo attaccare la profondità ed è andare a duettare con i centrocampi facendo anche la sponda alla Higuaìn. Chissà se l’assenza di Mertens anche in panchina non lo abbia lasciato sereno la davanti. Fatto sta che sembra un altro calciatore rispetto al match col Sassuolo. I primi cinque palloni li aveva sbagliati tutti lunedì scorso. Contro l’Inter, invece, gli è riuscito quasi tutto. Chissà se Sarri non ha ritrovato un attaccante che gli può regalare ancora tante gioie da qui a gennaio. Magari già martedì in Portogallo contro il Benfica. Adesso il Napoli deve concentrarsi sulla Champions cercando a tutti i costi di conquistare l’accesso agli ottavi. Se al Da Luz si gioca come contro l’Inter allora le possibilità di andare avanti in questa bella competizione sono tante. I nerazzurri hanno concesso molti spazi perché non hanno la mentalità di difendersi. Non lo faranno neanche i portoghesi perché dovranno vincere a tutti i costi per passare il turno. A quel punto Hamsik e compagni ne potrebbero approfittare per rivedere la luce in una competizione che dopo le prime due giornate sembrava molto facile. Poi però il cammino si è inceppato per colpa di una sconfitta interna con il Besiktas. Ma il passato è passato. Adesso il Napoli è diventato di nuovo il Napoli e la sensazione è che se a Lisbona ci saranno delle belle notizia anche il campionato avrà un’altra protagonista.

Fonte : Salvatore Caiazza - Il Roma
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