L'ex allenatore di Zaza: "Se un giocatore serve ad una squadra non bisogna guardare al club di provenienza: è strepitoso"

23.08.2016
22:10
Redazione

Massimo Silva, ex allenatore dell'Ascoli, ha parlato durante Fuori Gara su Radio Punto Zero: “Ho allenato Zaza ad Ascoli, se un giocatore serve ad una squadra non bisogna guardare al club di provenienza. Se conosciuto è un ragazzo che si fa amare. È un tipo estroso, in allenamento è molto serio, ci tiene tantissimo alla causa, in partita ha doti fisiche, tecniche ed acrobatiche che hanno in pochissimi. Ovviamente ha qualche difetto, ma ora è cresciuto molto, è uno che si butta dentro e, ripeto, si fa amare dai tifosi. Il fatto che sia juventino ha importanza relativa. Lui, in realtà, è originario del sud e a Napoli si gaserebbe, anzi qualche volta bisognerà frenarlo perché è capace di fare cento scatti a partita. Ha un grandissimo tiro in porta ed è bravo di testa. Per me, che lo conosco bene, deve ancora esplodere definitivamente. Tutto dipenderà dalla sua testa, spesso è troppo generoso e va fuori limite. Ad Ascoli, in allenamento, certe volte dovevo calmarlo, gli consigliavo di stare più tranquillo. Sprecava energie superflue per vincere anche la partitina del giovedì. Gabbiadini mi piace molto, sono amico del suo procuratore, e reputo il ragazzo molto forte. Ha un tiro fenomenale ma Zaza ha la magia della piccola pazzia che potrebbe esplodere. Sono contento se dovesse cambiare squadra, vederlo alla Juve come quarto attaccante è uno spreco”.

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