L'ex arbitro Chiesa a CN24: "Protocollo Var? Sostengo da tempo una tesi. Non può esserci uniformità se ogni volta esce un caso nuovo"

11.02.2025
13:10
Redazione
Massimo Chiesa, ex arbitro, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla trasmissione “CalcioNapoli24 Live” in onda su CalcioNapoli24 Tv:

“Protocollo Var che impedisce di intervenire? Più che una presa in giro è un raffazzonamento dei regolamenti al fine di renderli meno complessi. Ogni volta capita un caso particolare in più, quello dell’Inter è davvero clamoroso. Si tratta di un errore grave, se il Var avesse avuto un protocollo tale da poter intervenire sarebbe sicuramente intervenuto. Sostengo una tesi, sono per le 3 chiamate altrimenti andremo incontro ad un calcio arbitrato dalla moviola in campo. Il Var nasce dall’esigenza di cancellare il chiaro ed evidente errore sfuggito al direttore di gara. Non può esserci uniformità se ogni volta esce un caso nuovo.

La scorsa giornata giornata ricordo la maglia strappata a Sanabria ma nessuno è intervenuto. Mi chiedo come i tifosi possano accettare una decisione del genere quando avrebbe dovuto vederla l’arbitro e non c’è l’intervento Var. C’è poi il caso Gatti che per me non era rigore, ha toccato con la mano ma per dinamica Strettezza non avrebbe preso il pallone. Bisogna però spiegare bene il protocollo e quando non può intervenire.

Tomori? Ha fatto un fallo da ammonizione. Il secondo giallo però sarebbe stato assolto se il guardalinee non fosse stato fuori posizione. Se è due metri di fuorigioco, devi alzare subito la bandiera. Poi anche l’arbitro ha diretto in maniera pessima. Nonostante la pericolosità dell’intervento di tumori c’è stato un errore clamoroso di posizionamento dell’assistente ed anche dell’arbitro. Questa tecnologia sta peggiorando il livello tecnico dell’arbitraggio. Oggi gli arbitri non decidono più, aspettano le immagini e per me significa uccidere il calcio”.

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