La singolare teoria di Rudi Garcia sulla scelta degli scarpini: "Oggi tutti fanno così"
Dl portale de L'Equipe si legge che per Rudi Garcia, ex allenatore di Lille e Napoli troppo spesso i calciatori scelgono le scarpette da gioco in base alla moda e agli sponsor, a scapito dell'efficacia.
Dai consigli ai tuoi giocatori sulla scelta delle scarpette? È più il ruolo del “kitman”, dei team manager o degli assistenti. Ma dobbiamo essere vigili. Poi diventa sempre più difficile farsi ascoltare. Gli sponsor e i fornitori di attrezzature a volte hanno più peso degli allenatori. Ma la scarpa è il principale strumento di lavoro del calciatore. Devono esserne consapevoli. Dovremmo fare più educazione su questo tema, a cominciare dai centri di formazione. Anche una scelta sbagliata degli scarpini può causare infortuni. Con i miei assistenti Claude Fichaux e Stéphane Jobard abbiamo già apportato modifiche a scivoloni o errori tecnici che hanno gravi conseguenze. Alcuni giocatori ci seguono. Altri ne ridono.
Su questo argomento sei più direttivo con portieri e difensori che con gli attaccanti? Tutti i giocatori sono interessati. Un gol mancato o subito a causa di uno scivolone o di uno scarso appoggio costituisce cattiva condotta professionale! Un allenatore può pagarne le conseguenze. Questo argomento è tutt’altro che banale. Il marketing non dovrebbe prendere il sopravvento. Sarò della vecchia scuola ma le viti restano senza dubbio il miglior compromesso anche su terreni ibridi.