Lasicki: "Napoli come Gomorra? Assolutamente No! Ho avuto dei contatti indiretti con la camorra, che ricordi con la Primavera"
Igor Lasicki, difensore del Napoli, si è trasferito in patria nelle scorse settimane. Il difensore classe 1995 è passato al Wisla Plock con la formula del prestito annuale. Il giovane calciatore ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del giornale polacco Weszlo: "Gomorra? Non c'entra nulla con Napoli. Questa è una forte serie che mostra come potrebbe essere la vita a Napoli. Può spaventare ma Napoli non è affatto quello che succede nella serie. Stiamo parlando di una citta tranquilla e bella, vicina al mare. C'è stato qualche episodio spiacevole, ma difficilmente veniamo colpiti noi calciatori. La città vive per il calcio e noi calciatori spesso non paghiamo nei ristoranti. Qualche volta i commercianti lasciano la fila alla cassa per correre a fare delle foto. Io non ho avuto problemi con la popolarità perché ho soltanto debuttato, poi sono andato spesso in prestito. I tifosi azzurri però sanno tutto del Napoli ed è successo che fermassero anche me. Io ho avuto un contatto indiretto con la camorra. Una volta in mio compagno di Primavera era in lacrime perché era stato ucciso suo padre in una resa dei conti. Un'altra volta fu ucciso un mio ex compagno che aveva smesso perché era entrato nel circolo vizioso della droga. Il primo anno al Napoli è stato molto bello perché avevamo una grande Primavera e abbiamo giocato con la Juventus la finale di Coppa Italia. Con Benitez ho debuttato e poi ho vissuto Champions e Youth League, un'avventura stupenda. L'occasione con il Napoli è arrivata, l'aspettavo con ansia. Sarri? Ha lavorato per insegnarmi a difendere, il riferimento deve essere la palla, non l'attaccante. Il tecnico è molto esigente. Ho imparato tanto da lui".