Lecce, Sticchi Damiani: "Stipendi? Un accordo lo si trova senza pretese esagerare! Questo tipo di crisi non può gravare solo sui calciatori"

07.04.2020
15:20
Redazione

Lecce, Sticchi Damiani parla del taglio stipendi Serie A

Notizie Serie A - A Radio Kiss Kiss Napoli, durante Radio Goal, è intervenuto il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani, rilasciando alcune dichiarazioni:

“Un nuovo fronte in Lega? Si sta ricominciando a ragionare con maggiore compattezza, è finito quell’esercizio da parte di alcuni nel prospettare date per ripartire: non è un tema che tocca a noi presidenti.

Non c’è più una divisione tra chi vuole continuare e chi no, perchè si prestava ad una lettura in relazione alla cristallizzazione della classifica poco sportivo. Ora siamo tutti compatti, a disposizione della FIGC e della UEFA sul come e quando riprendere. Siamo tutti allineati: sarei potuto essere uno che auspicava l’interruzione del campionato per avere un beneficio di classifica.

Tornando a giocare il Lecce è una delle possibili candidate a retrocedere, le percentuali aumenterebbero: ma se tornare a giocare serve all’intero sistema calcio, siamo pronti a rischiare sul campo il risultato stagionale.

La discussione con l’Assocalciatori sugli stipendi? Mentre tutti facevamo ipotesi sul fermarci o meno, si sono perse energie su questo e non sui rapporti economici con i calciatori. La Lega ha posto una linea guida che presupporrà la discussione singola con i calciatori: la prestazione è diventata impossibile per qualcosa non imputabile ad ognuno di noi, un caso di forza maggiore. È utile ribadirlo: quando i club parleranno con i giocatori, è un bene che sia chiaro il quadro giuridico e la regolamentazione. Per far capire il quadro di riferimento, insomma. Questo tipo di crisi non può gravare solo sui calciatori, graverà anche sui club: partendo da questo presupposto, si può arrivare a qualche intesa basata sul buonsenso. A fine stagione ci saranno calciatori con contratti pluriennali, con i quali si può parlare di spalmare l’ingaggio, oppure altri che andranno via a fine prestito. Un accordo lo si trova senza pretese esagerate”

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