Leonardo: "Amo Verratti da quando giocava con Insigne ed Immobile, lui è rimasto quello di sempre anche con i soldi..."

29.03.2015
01:20
Redazione

Leonardo, allenatore e dirigente, ai microfoni de Il Corriere dello Sport.

Paris Saint Germain vuol dire anche Verratti a cui stasera il ct Conte consegnerà la sua Italia: «Lo amo, lo amo. Mi è piaciuto subito, l’ho visto diverse volte a Pescara, quel Pescara di Zeman con Verratti, Immobile e Insigne mi ha affascinato, come giocava… Verratti ha talento, ma è stato bravo a non cambiare. E’ rimasto così come era, sono arrivati la famiglia, i soldi, il successo, ma lui in campo è sempre lo stesso. Ha un modo di vivere il calcio che mi piace, con naturalezza. Diventerà grande. Io ho creduto in lui. In Italia avrebbe fatto panchina? Non lo so. Ma qualcosa sta cambiando anche nel calcio italiano, le società hanno capito, stanno capendo che devono dare credito a questi ragazzi, ai giovani. Si parla tanto del modello Empoli, del modello Sassuolo, non è un caso. I club hanno conti economici a cui guardare, non si può più pensare di spendere cifre ormai esagerate per un campione e tenere fuori o mandare via all’estero i bravi ragazzi italiani. Non c’è più la forza per farlo. Ci vuole una struttura aperta, serve una visione a lungo termine». Guarda con attenzione a Felipe Anderson che alla Lazio sta facendo una gran stagione: «Ora dovrà confermare e ripetersi»

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