Lippi: "Incredibile non usare il Var in Chamspions, il rosso a Ronaldo sarebbe stato evitato: l'assistente ha avuto un’allucinazione, gridava!"

21.09.2018
12:00
Redazione

Marcello Lippi ha parlato ai microfoni di Tuttosport: «A caldo ho fatto una considerazione tra me e me. Mi sono detto: il Var esiste anche nel campionato

Marcello Lippi ha parlato ai microfoni di Tuttosport: «A caldo ho fatto una considerazione tra me e me. Mi sono detto: il Var esiste anche nel campionato cinese e ogni cinque minuti interrompono la partita per verificare un episodio».

C’è in Cina, non in Champions League...
«E’ incredibile. La Uefa è l’unica organizzazione importante che non utilizza il Var per una manifestazione come la Champions, che dopo il Mondiale è la più grande. E così possono succedere episodi come quello di Valencia. Siccome tutto il mondo ha visto e rivisto quanto successo, io lancio una provocazione alla Uefa». 
 
Quale?
«Il rosso di Cristiano Ronaldo nelle ultime ore è stato esaminato da una sorta di “Var mondiale” e in ogni angolo del pianeta hanno concordato sul fatto che per una grattatina alla testa non si possa espellere un giocatore soltanto perché una persona (l’addizionale di porta, ndr) ha avuto un’allucinazione e per quattro volte ha risposto all’arbitro: “E’ da rosso, è da rosso, è da rosso, è da rosso”. No, non si può rischiare di compromettere una partita e soprattutto una competizione dal momento che con il rosso diretto le giornate di squalifica potrebbero pure essere due. Proprio perché non è concepibile e il “Var mondiale” lo ha giudicato un caso ridicolo, sarebbe bello che la Uefa facesse un discorso del tipo: “Signori, abbiamo sbagliato. Indietro non si può tornare perché Ronaldo è già stato espulso e la partita è finita. Però ci siamo resi conto che la squalifica sarebbe assurda, per cui nessun turno di stop per Ronaldo e inseriamo immediatamente il Var anche in Champions League». 
 
Prima Douglas Costa per lo sputo a Federico Di Francesco e poi Cristiano Ronaldo a Valencia: due espulsioni dirette in pochi giorni. C’è un legame tra i due episodi oppure è una casualità? 
«Douglas Costa ha sbagliato, punto: a certi livelli bisogna sapersi contenere. Il caso è chiuso: è stato punito e adesso deve restare in silenzio e pedalare. Ma non vedo alcun legame con l’espulsione di Cristiano Ronaldo: uno è stato protagonista di un gesto che non è giustificabile, mentre l’altro non ha fatto nulla». 
 
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