Lo Monaco: "Aberranti gli attacchi a Juan Jesus: disastro figlio solo di una programmazione catastrofica"

28.02.2024
12:30
Redazione

“Trovo aberranti gli attacchi social a Juan Jesus. I leoni da tastiera – ha detto il dirigente sportivo Pietro Lo Monaco a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live - dovrebbero capire che la debacle di questa stagione è figlia di una programmazione catastrofica, condotta da chi non conosce il calcio ma ha la presunzione di conoscerlo a fondo. Quando si cambiano tanti allenatori, la squadra perde certezze. Certo, i calciatori sono responsabili di non aver mostrato un rendimento ai livelli delle loro potenzialità, ma l’anno scorso contavano su una squadra organizzata, che valorizzava tutto l’organico mentre nella stagione in corso non si sono mai riempiti i vuoti presentatisi questa estate. In questo non c’entra nulla Juan Jesus ma si tratta di una serie di responsabilità a catena che partono dalla dirigenza per arrivare agli allenatori che si sono susseguiti fino a giungere agli stessi calciatori. Bisogna solo cercare di chiudere al meglio questa stagione fallimentare, con la necessità di riprogrammare a tutti i livelli, a partire dallo staff: il Napoli deve darsi una dimensione europea. In primis occorre una direzione tecnica di spessore, che possa avere la libertà di agire in prima persona senza ingerenze di alcun tipo. Poi occorre un direttore sportivo che indichi il tecnico con relativo staff, poi uno staff in grado di programmare una rinascita del Napoli. Non si può pensare di programmare delle stagioni senza una direzione tecnica, con il risultato di una grande confusione nei ruoli. Il ruolo dello scouting - ad esempio - ha assunto un’importanza primaria per il Napoli scudettato, ed è un errore gravissimo che deriva proprio dalla mancata conoscenza della materia calcio. C’è da sperare che tutti abbiano compreso i propri errori e deciso di dare finalmente un assetto europeo al Napoli che lo merita. Competitività compromessa in mancanza della Champions? La situazione si complica, perché disputare la Champions costituisce un titolo preferenziale per calciatori e tecnici. Il Napoli però è una piazza molto ambita, ma quando si spargono le voci sulla gestione un po’ solipsistica del presidente questo diventa un deterrente. Per come si sta dipanando l’attuale stagione, quella prossima sarà una stagione di ricostruzione: si sarà costretti a fare valutazioni su giocatori e tecnici e si dovrà riprendere a marciare sui binari tecnici giusti. Su quelli amministrativi, invece, bisogna dare atto a De Laurentiis di aver messo in piedi una Società finanziariamente di grande efficienza ma bisogna distinguere tra aspetto amministrativo e tecnico. Sassuolo-Napoli? Il Sassuolo è in piena crisi come dimostra il cambio del tecnico: il Napoli deve far propria questa partita, se non dovesse essere così lo scenario già critico diventerebbe drammatico. È una partita che va giocata col coltello tra i denti per portare a casa tre punti che potrebbero dare serenità”.

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