
Lozano da brividi: "Ho temuto per la mia vita, in un infortunio collo ruotato di 180 gradi, spina dorsale danneggiata e il mio occhio esploso!"
Hirving Lozano racconta un episodio tremendo della sua carriera da calciatore
Hirving Lozano, attaccante del Napoli, si racconta in una lunga lettera pubblicata da The Players Tribune in vista del Mondiale che giocherà con la maglia del Messico. Vi proponiamo uno stralcio dedicato ad un tremendo infortunio.
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Lozano da brividi
“So che alla gente piace parlare della maledizione de el quinto partido – la quinta partita della Coppa del Mondo – e della pressione sulla squadra messicana, ma onestamente non me ne importa nulla. Non vale la pena parlarne se non per dire: non mi interessa la superstizione. È un cliché, e dobbiamo concentrarci sul presente, non sulla storia, e gestire una partita alla volta. Prima partita, seconda partita, terza... e poi, si spera, seguiranno buone cose. Magari anche una quinta partita.
Ma non possiamo dare nulla per scontato. Quando arriva la Coppa del Mondo, credo che tutti si aspettino che il Messico e i nostri tifosi siano lì a riempire gli stadi e le strade con la nostra passione e i nostri colori.
E sappiamo cosa serva per arrivare negli ultimi 32. Abbiamo lottato molto per essere qui.
Forse altri pensano che le qualificazioni CONCACAF siano facili per una squadra come il Messico, ma lasciatemi dire che non sono uno scherzo.
Chiunque pensi che abbiamo vita facile dovrebbe andare a giocare in trasferta nel Panama, con razzi e fuochi d’artificio che esplodono tutta la notte fuori dalla finestra dell’hotel. I tifosi distruggono il pullman della squadra con bottiglie, sassi, monete... tutto ciò che può essere lanciato.
Una volta a Panama hanno spento i riflettori a metà partita, solo per prenderci in giro, e poi li hanno lasciati spenti per 30 minuti, per cercare di rovinarci il ritmo.
Provate poi an andare al nord, in Canada, come abbiamo fatto noi lo scorso novembre, e giocare a -23°C, con il campo completamente ghiacciato, come se fosse cemento. Non ho mai avuto così tanto freddo in vita mia! Quella sera a Edmonton avevano ribattezzato lo stadio “Ghiaccioteca”!
Poi c’è stata la Gold Cup dell’anno scorso. Vi ricordate quando sono andato a sbattere contro il ginocchio del portiere di Trinidad e Tobago?
Il mio collo è ruotato di 180 gradi, la mia spina dorsale è rimasta danneggiata e il mio occhio è... esploso. Ho avuto molta paura. Ho pianto tanto. Ho temuto per la mia vita, sinceramente. Grazie al chirurgo, sono rimasto fuori per soli tre mesi, ma molti medici mi hanno detto che è stato miracolo che sia sopravvissuto, per non parlare del fatto che sia riuscito a tornare in campo così rapidamente"
