Maldonado: "Consigliai Enciso al Napoli prima dell'arrivo di Kvaratskhelia, vi racconto! Azzurri da scudetto"

01.10.2024
19:10
Redazione

Ai microfoni di Calcio Time, trasmissione a cura della redazione di EuropaCalcio, è intervenuto Ruben Maldonado, ex difensore centrale paraguayano che ha militato nel Napoli dal 2006 al 2008. L’ex centrale ha raccontato la propria esperienza in azzurro e affrontato il tema Scudetto. Di seguito un estratto diffuso tramite comunicato stampa da EuropaCalcio:

Sul suo passato: “Parlare del Napoli è sempre un enorme piacere. Sentivo parlare Nicolas (Amodio, ndr, altro graditissimo ospite di Calcio Time) e non posso che confermare tutte le cose meravigliose che ha raccontato sulla nostra esperienza in azzurro. Vivere quell’esperienza che certificò la rinascita della società, è stata una cosa unica. Un aneddoto su Nicolas? Era il più tranquillo dei Sudamericani, andavamo spesso a cena ed è rimasta intatta l’amicizia nel corso degli anni”. 

Su Spalletti: “A chi m’ispiro nella mia carriera da allenatore? Ho avuto la fortuna di collaborare con Spalletti, al Venezia. Quando mi chiesero consigli su di lui, prima che arrivasse a Napoli, lo indicai come profilo perfetto per il modo in cui tira fuori il meglio da ogni singolo componente del gruppo. Penso sia un ottimo Maestro dal quale apprendere, una sorta di papà per i calciatori. Non ti fa sentire il peso troppo oppressivo della responsabilità e ti mette in condizione di poter lavorare con serenità”. 

Sul Napoli: “Ho ancora i brividi quando parlo dello Scudetto conquistato dagli azzurri. Penso sia stata una grande benedizione raggiungere determinati livelli in carriera, ma ancor di più per aver giocato nel Napoli. In quella città, il calore e la passione che avverti grazie ai napoletani, ti porta a ricordare tutto questo per il resto della vita”.

Sulla rete contro il Bologna: “Ricordo perfettamente le due reti realizzate in azzurro, ma ho un unico grande rammarico: segnai in trasferta, mai al San Paolo. Sarebbe stato indimenticabile sentire la gente urlare il mio nome dopo una rete realizzata in casa: non è successo, ma l’esperienza resta sempre incredibile”. 

Sullo Scudetto: “Il Napoli può ambire allo Scudetto, senza alcun dubbio. Siamo alla sesta giornata del campionato, è vero, ma il fatto che sia primo indica già dove può arrivare a fine campionato. Nel match vinto contro il Monza, il Napoli non ha minimamente avvertito la pressione della prima della classe, impegnata nel posticipo, che è chiamata a rispondere alle avversarie vincenti nei rispettivi impegni. Ha gestito ottimamente primo e secondo tempo meritando la vittoria: il Napoli è maturo, può farcela. Conte ha dato una mentalità importante alla squadra e il fatto di subire così pochi gol contribuisce a costruire qualcosa di importante. I nuovi innesti, poi, hanno fatto il resto”.

Su Buongiorno: “Grande acquisto da parte del Napoli. La società ha investito tanti soldi, ma lo stesso Rrahmani ha beneficiato molto del suo arrivo. Dopo la partenza di Koulibaly prima e Kim poi, la squadra aveva bisogno di un innesto simile”. 

Su Enciso: “Lo consigliai al Napoli prima dell’arrivo di Kvaratskhelia. Talento cristallino, giovanissimo, ma già pronto per un top club come il Napoli. Consiglierei sia lui, che Diego Gomez, altro calciatore da tenere costantemente monitorato e vicino al passaggio al Brighton, proprio per raggiungere Enciso”. 

Sul dualismo Neres-Politano: “Credo che Conte preferisca il secondo soprattutto per l’attitudine nel difendere e riprendere velocemente la posizione in transizione. Neres è fortissimo, lo dimostra ogni volta in cui subentra. Al momento, però, penso giochi Politano per diverse ragioni: è da tanto al Napoli e parte favorito, adesso come adesso”.

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