Mancini, il suo sarto Marigliano: "Per lo stile vince il mio amico Roberto, ma in campo tifo Sarri”

30.11.2015
12:40
Redazione

Uno è stato un grande calciatore, l’altro è un ex banchiere che viveva il calcio come hobby. I ritratti, ovviamente, sono quelli di Roberto Mancini e Maurizio Sarri. Se per il primo la carriera d’allenatore è stata una naturale conseguenza di quanto fatto da giocatore, il secondo è l’emblema della gavetta. Perché mentre Mancini trascinava la Sampdoria sul tetto d’Italia con le sue giocate, Sarri si apprestava ad iniziare la sua carriera d’allenatore in Seconda Categoria. E dopo 25 anni si ritrovano a giocarsi il primo posto in serie A. Due modi diversi di vivere il calcio ma anche di vestirsi e presentarsi in pubblico. Mancini e Sarri rappresentano gli opposti della categoria degli allenatori. Rigorosamente vestito, cappotto e sciarpa con i colori sociali per il primo, tuta e scarpe da ginnastica per il secondo. E, a proposito di eleganza, l’artefice del look di Mancini ha un nome e cognome: Gianni Marigliano. Un personaggio che vivrà in modo particolare la partita di questa sera: sarto ed amico intimo di Mancini, ma da sempre tifoso del Napoli. “E’ la partita che sognavo – racconta – Vivere un Napoli-Inter, contro Mancini, così importante è una grande gioia”. Da Mihajlovic ad Allegri, passando per Montella: i grandi allenatori scendono sul terreno di gioco con gli abiti cuciti nella sua sartoria. Ma Marigliano si augura di conoscere presto anche Maurizio Sarri. “Roberto ha un grande stile, è un gentleman. E’ un allenatore bravo ed elegante, con una mano napoletana ad arricchire il suo look. Sarri è una persona perbene, un uomo non va giudicato per come veste. Ma il mio sogno è quello di vedere l’eleganza dappertutto ed è normale che mi piacerebbe che anche l’allenatore della mia squadra del cuore avesse uno stile di una sartoria napoletana”. Con un abito splendido ed elegante, proprio come quello cucito da Sarri. “Il Napoli lo vedo come un vestito bellissimo. Da sarto la definirei una squadra elegante, fatta su misura. Bravo Sarri a farla giocare in maniera perfetta, anche se la stessa meticolosità non ce l’ha nel look”. E Marigliano è pronto a cucire un abito su misura per Sarri, magari un regalo scudetto? “Per quello che sta facendo meriterebbe un presente da parte di tutti i napoletani, non c’è bisogno che vinca il campionato. C’è parecchia gente che si allontana dalle sartorie perché vede nell’abito un qualcosa di forzato. Nella sartoria napoletana l’abito dà armonia al corpo e non impedisce all’uomo di muoversi. Sono sicuro che Sarri si troverebbe a proprio agio”. Un’arte, quella della sartoria napoletana, che Marigliano ha esportato anche a Milano. “La classica ‘puteca ro sart’, come nata a Napoli, raffinata nei modi e nei gusti per presentarsi ad un pubblico di livello mondiale. Una sartoria dove si lavora anche in ore piccole, nella quale c’è uno spazio dove prendere un buon caffè rigorosamente napoletano. Un progetto nel quale metto in vetrina la mia arte”. Ma per oggi il pensiero è rivolto unicamente alla partita con l’Inter: “La vedrò in televisione e soffrirò, perché il San Paolo è uno stadio unico. Il pronostico? Il Napoli è forte, ma non voglio sbilanciarmi. Tutti sanno quello che mi auguro e che sogno per maggio. Ma non diciamo niente, come Sarri c’insegna…”

Fonte : Lavardera - Il Roma
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