Maradona, Ceci attacca: "Ho fatto guadagnare 26 mln a Diego, dove sono? Mi chiamano truffatore..."

26.11.2021
10:20
Redazione

Intervista Ceci su Maradona

Stefano Ceci, ex manager di Diego Maradona, sperava di vivere diversamente la vigilia dell'evento di domenica 28, la presentazione della statua del Pibe che ha fatto realizzare dalla Fonderia Nolana ai tifosi presenti allo Stadio Maradona:

Ceci parla di Maradona

Come riporta Il Mattino:

«Ci affacciammo dal balcone dell'albergo e lui vide tanta gente: “Guarda, Tano (italiano, ndr), ce ne sono tanti come quando giocavo”. E per quell'amore ho voluto mantenere la promessa della statua. Gli sono stato vicino quando non aveva niente, ricordo che riuscimmo ad andare a Panama grazie alla mia carta di credito. Del resto Guillermo Coppola (il suo ex agente, ndr) me lo aveva detto: nel 2000, quando Diego fu ricoverato, nessuno della famiglia si faceva vedere». Ceci ha confermato di essersi drogato per fare la stessa vita di Maradona e di avere avuto relazioni con minorenni quando erano a Cuba. «Ho visto anche Mavys (la donna che accusa Maradona di averla indotta a consumare cocaina quando aveva 16 anni, ndr) ma in quel contesto nessuno chiedeva la carta di identità». E poi l'affondo, le accuse a Matias Morla - l'avvocato che ha svolto il ruolo di procuratore di Maradona - e ai familiari di Diego. «Nel 2012, quando eravamo a Dubai, ho iniziato ad occuparmi degli affari di Diego. C'era una situazione particolare, era appena iniziata la causa con Claudia che Maradona aveva accusato di continui furti. Mi disse: “Vai, Tano, pensaci tu”. Morla? Gli ho fatto guadagnare milioni e deve restituirmi soldi: si è comportato male con me, con lui non parlo. Gli eredi? Ho versato su un conto bancario prima a Diego e poi ai figli la quota prevista per i contratti che ho firmato. Ho fatto guadagnare a Diego 26 milioni di euro: dove sono finiti? Io ho fatto guadagnare milioni a quella famiglia e ora mi lanciano accuse, mi chiamano truffatore...».

Notizie Calcio Napoli