
Maradona: "Con Sarri non sarà un Napoli vincente, arriveremo a metà classifica! De Laurentiis ha sbagliato e gli parlerò, rispetti i tifosi! Il Napoli non può ridimensionarsi"
Ospite nel programma televisivo Piùenne, Diego Armando Maradona ha commentato il periodo delicato in casa Napoli e non solo. Ecco le varie dichiarazioni che vi abbiamo proposto in tempo reale:
Su Higuain: "Gli voglio tanto bene, sono molto amico di suo padre. Deve correre di più, gli manca lo scatto nel breve".
Sul nuovo San Paolo in programma da 41.000 mila posti: "Perché farlo così, che senso ha? Perché non lo fanno a San Siro o all'Olimpico?"
Sul suo miglior compagno di squadra: "Careca è stato un fenomeno, giocatore incredibile. Giordano il miglior italiano, lo considero l'europeo più sudamericano mai visto".
Su Albiol: "Non credo che si possa mettere in croce un calciatore perché commette un errore, non è un singolo che conta ma la squadra. E' sbagliato cercare colpevoli, lo spagnolo è un grandissimo giocatore che può sbagliare come tutti. E' l'allenatore poi che deve sapere se sta passando o no un momento negativo".
Su De Laurentiis e Ferlaino: "Chi getterei giù tra loro due? Per primo Ferlaino! (ride, ndr). Andavamo d'accordo, ma alla fine lui e Matarrese mi hanno rovinato. Tuttavia, non credo che De Laurentiis conosca il calcio più del vecchio presidente: dovrebbe affidarsi a gente che davvero lo conosce".
Sulle sue nozze: "Darei tutto quello che ho affinché queste informazioni che escono sui giornali venissero firmate da qualcuno. Non sono più fidanzato con Rocio e mai ho parlato di sposarmi. Questa è una pazzia inventata da qualcuno".
Su Sarri come Sacchi: "Parliamo di un uomo che ha rivoluzionato il calcio italiano, non vedo possibile questo paragone. Sacchi ha da subito imposto un gioco differente rispetto a quello italiano dell'epoca, non credo che ci siano margini per questo parallelo".
Sullo scudetto: "Quest'anno vedo la Roma all'altezza, può vincere il titolo. Ma c'è anche l'Inter che ha voglia di tornare ad alti livelli".
Tornando su Sarri: "Lo rispetto molto, ma lui non ha colpa in tutto ciò. Non lo conosco e non ho nulla contro di lui, ma la panchina del Napoli è un'altra cosa. Il colpevole è chi l'ha messo lì!".
"Se sono stato contattato recentemente da De Laurentiis? Non, non mi ha chiamato per parlare. Ma ora che sono in Italia sicuramente gli parlerò, non si possono buttare così tanti sacrifici che abbiamo fatto tutti negli anni. Nella mia testa non entra la parola 'ricominciare', ma solo migliorare!".
Su Insigne: "Mi piace molto, è tornato a grandi livelli dopo l'infortunio e sta giocando benissimo. Lui si che può far parte del grande Napoli, così come anche Mertens, Albiol e altri ancora. Ma servivano rinforzi. Se mi manca la città? Moltissimo, per l'affetto della gente e per tutte le cose belle che ci sono".
Sull'avvio in campionato: "I due punti in tre partite mi sembrano giusti, perché gli azzurri hanno giocato delle partite che mi hanno spaventato. Il gruppo non ha gioco e la difesa che dà tranquillità per poter sognare in grande. Questa squadra mi ha fatto ricordare il mio primo Napoli, quando lottavamo per evitare la retrocessione e questa è la mia grande paura...".
"Ho tanto rispetto per Sarri, ma con lui non avremo un Napoli vincente. Gli hanno fatto un regalo di compleanno grandissimo! Avrei confermato Benitez, che ora è al Real Madrid. De Laurentiis ha sbagliato con i tifosi del Napoli, non ha dato garanzie per vincere qualcosa. Con questa squadra, arriveremo a metà classifica! Il Napoli non merita di scendere di prestigio dopo tutto quello che ci è costato per andare su, questa è una grande piazza e il presidente deve capirlo! Serve rispetto per la gente, questa è una grande squadra e c'era bisogno di un tecnico che conoscesse bene la grandezza e le difficoltà dell'ambiente e di calciatori attaccati alla maglia. Sono arrabbiato, non sono soddisfatto".