Marino: "Con tutti questi rifiuti, De Laurentiis mette a rischio l'immagine del club. Se arriva Herrera, Soriano non serve. Koulibaly-Bayern? Sarà una bella sfida per il Napoli"

16.06.2016
13:23
Redazione

Ai microfoni di 'Radio Marte' è intervenuto il direttore, Pierpaolo Marino. Ecco quanto evidenziato da 'CalcioNapoli24': "Ora non facciamo una tragedia su Kozàk: voleva ingraziarsi Hamsik. Però, a volte, gli allenatori non post-partita non collegano il cervello alla lingua e dicono cose a sproposito. Hamsik ha sempre considerato Napoli un punto d'arrivo e non una tappa. Ha sposato la causa al mille per mille. Per Hamsik, i Napoli è un top-club. Conta quello che dice il giocatore, non quello che dice il mister della Nazionale. Gli assist sono la specialità di Marek, ma quello di ieri può essere il gol più bello dell'Europeo insieme a quello di Modric".

Perchè tanti rifiuti? "I rifiuti li abbiamo avuti anche nei primi anni della ricostruzione. Il consiglio che vorrei dare al Napoli è cercare di capire prima quali sono i calciatori meno abbordabili e scartarli prima. Così si evitano brutte figure e soprattutto si evita la reazione a catena degli altri".

Soriano? "Comporterebbe una variante nel modulo con il trequartista. Se arriva Herrera, al Napoli non serve Soriano. Perchè Herrera può essere un'alternativa di Hamsik oppure può integrarsi con lui".

Koulibaly - "Se arriva un'offerta del Bayern, al Napoli diventa difficile pareggiare i conti. Al Napoli prende 800mila euro, il Bayern ha offerto 4 mln al giocatore. Se arrivasse il rinnovo per Koulibaly, automaticamente anche Higuain, Insigne e compagni chiederebbero un adeguamento. Questa potrebbe essere una partita cruciale che il Napoli andrebbe a giocarsi nei prossimi giorni".

De Laurentiis - "Con lui non c'è spazio per una figura dirigenziale forte. Visto il profilo di Giuntoli, bravissimo ma non troppo carismatico, penso che De Laurentiis voglia comandare lui dal punto di vista del mercato. Un po' come fa Lotito. Quando ho vinto io col Napoli, Ferlaino voleva al suo fianco dirigenti forti e ci dava pieni poteri".

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