Marino: "Insigne? Il club ha rischiato sulla sua permanenza. Sarri mi diceva sempre una cosa sul Napoli"
Presente negli studi di Piùenne, Pierpaolo Marino ha commentato varie vicende del suo ex club: "Perché Insigne non è titolare fisso in nazionale? Per via del grave infortunio subito, purtroppo quando si è fuori dalla scena per così a lungo ci vuole tempo per risalire poiché la concorrenza è tanta. Ma non credo che a partire da ora ci saranno problemi, anche perché se Conte non lo fa giocare sarebbe un delitto mostruoso. Piuttosto, non escludo che il c.t. possa addirittura cambiare il modulo per l'attaccante del Napoli. Scudetto? Io dico sì, è una squadra che ha continuità e un equilibrio che sembra resistere anche contro le avversarie velenose. Higuain è stato sempre un grande bomber, ma oggi gioca a totale servizio della squadra e questo gli permette l'ulteriore salto di qualità. Vedendo il goal contro la Juventus, mi è sembrato un mix tra Giordano e Careca".
Su Insigne e il rinnovo: "E' napoletano e non ci sono scherzi dietro l'angolo, ma è il momento di fare in fretta perché le variabili nel calcio comunque sono tantissime. Il club è stato bravo e fortunato sul mercato, i mancati arrivi di Soriano e Saponara hanno favorito un momento di Insigne così clamoroso. Se il famoro trequartista fosse arrivato, sarei stato anche pessimista sulla permanenza di Lorenzo in azzurro. Non ho mai visto il Napoli giocare con una tale intensità negli ultimi anni e questo è uno dei tanti meriti di Sarri. Con poco ha sempre fatto molto, ora con molto deve fare tantissimo. Quando lo incontravo da avversario mi veniva a salutare e mi diceva che ero un suo mito poiché era tifoso azzurro, è bello sapere che sulla panchina partenopea c'è finalmente un tecnico sostenitore di quei colori. Un solo anno di contratto? E' troppo poco, servirebbe subito il rinnovo. Conte in azzurro tra qualche anno? Non credo".