Marino: "La verità sul mio addio, litigai con De Laurentiis!". Poi l'affondo: "Gestione non idonea..."

28.09.2015
21:50
Redazione

Pierpaolo Marino, ex dirigente del Napoli, ha parlato anche del suo addio dal club partenopeo ospite negli studi di Piùenne "La gestione della comunicazione del Napoli? Non la condivido per nulla, vi dico solo che all'epoca De Laurentiis mi telefonava il lunedì e mi diceva di fare silenzio stampa. Anche perché aveva l'idea di vendere interviste esclusive dei calciatori per internet. E' una gestione, in virtù anche dell'anno scorso, che ritengo assolutamente non idonea. Perché ho lasciato Napoli? Perché litigai col presidente, discutemmo nello spogliatoio dopo la partita con l'iIter. De Laurentiis attaccò violentemente De Sanctis che portai io in azzurro, chiese a Donadoni che lo sostituisse perché lo riteneva responsabile di due goal. Ma gli dava delle colpe che non aveva, qualche giorno dopo mandai un messaggio di dimissioni e lui mi invitò a vedere la gara casalinga col Siene a poi fece quella sparata durante l'intervista. Io lasciai il mio contratto appena rinnovato di cinque anni. Questione dei diritti d'immagine? Quando c'ero io per questa motivazione saltarono le trattative per Rolando Bianchi e Obinna. Ma in linea di massima non avevo tanti problemi, prendevo calciatori per la Serie C che pur di venire a Napoli cedevano anche le mutande oppure giovani come Lavezzi e Gargano che firmavano tutto pur di valorizzarsi in azzurro. Hamsik? E' da pallone d'oro, Benitez gli ha fatto perdere due anni". 

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