Marino: "Non avrei mai suggerito a Conte di schierare quella formazione contro la Lazio! ADL non lasci solo Conte!"
Pierpaolo Marino, presente in studio durante la puntata de ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato delle due gare che il Napoli ha perso contro la Lazio tra Coppa Italia e campionato. Ecco le sue parole riportate dal comunicato stampa diffuso dall'emittente:
"Perdere non è bello e non aiuta a crescere. Il compito di un dirigente in un momento come questo, dove è ancora tutto in ballo e niente è da considerarsi perduto, deve essere quello di infondere fiducia e coraggio alla squadra per ricucire le ferite. Una sconfitta lascia sempre delle ferite, in qualunque competizione essa arrivi. Questa settimana, cominciata male con la sconfitta di giovedì a Roma e proseguita con il KO di ieri sera al Maradona, deve essere subito dimenticata.
Formazione in campo in Coppa Italia? Non è stata giusta, io come dirigente non avrei mai suggerito a un mio allenatore di metterla in campo. Avrei messo una formazione per permettere ai meno presenti di fare minutaggio, ma non per farli giocare 90' e tutti dall'inizio. Serve un leader in ogni reparto, anche per infondere fiducia agli altri. Proseguire nella competizione avrebbe portato nelle casse azzurre un'altra decina di milioni di euro, tra botteghini, premi e diritti TV.
Ieri c'è stata una buona partita, il risultato è stato negativo ma in questo momento va così. Io da DS avrei riunito allenatore e squadra per provare a infondere serenità, perché sono i primi a cui può mancare dopo la doppia sconfitta patita con la Lazio. Bisogna aiutarli e a questo deve contribuire anche l'ambiente, non ci si può far distruggere dalle critiche.
Come si sta comportando ADL? Secondo me sta facendo bene finora, però non si può lasciare un solo uomo al comando senza un confronto societario. Io sono un estimatore di Antonio Conte, però oggi si trova davanti a un bivio: lui ha insistito dando fiducia a un certo gruppo di calciatori per 15 partite, ma bisogna trovare delle soluzioni per risolvere i problemi offensivi anche a costo di fare delle rinunce o facendo delle trasformazioni della squadra. Secondo me ad esempio, in un campionato in cui tante squadre si difendono a tre, schierare una sola punta significa dare un vantaggio.
Come sarebbe stato questo Napoli con Osimhen? Come dirigente parlare del passato è sempre sbagliato, perché si svilisce il presente. Una coppia Osimhen-Lukaku potrebbe anche consentire la vendita di un pezzo da 90. Propongo una riflessione, dal momento che avremo una base di 18-19 partite su cui poggiarci: dopo questa enorme problematica del gol, il Napoli segna come una formazione di medio-bassa classifica, sul mercato bisognerà andare per acquistare delle alternative o per provare a rinforzare seriamente la squadra? Secondo me qualche alchimia andrà inventata. Ad esempio sarebbe sbagliato tenere dei calciatori come Raspadori, che è un capitale importante e che è un disastro non far giocare, per prendere un vice Lukaku.
Udinese-Napoli? È una partita che il Napoli dovrà affrontare anche sul piano della fisicità, oltre che della tecnica. Sarà una gara che ci dirà se gli azzurri usciranno subito da questo primo momento di difficoltà, è un bel banco di prova in cui spero che Conte possa trovare la spinta giusta per proseguire questo work in progress che finora ha prodotto risultati".