Martorelli (agente): "Tommasi deve ricordarsi anche dei calciatori in serie C: invece, pensa soloa quelli della serie A"

28.03.2020
20:50
Redazione

News calcio, Martorelli su Tommasi

Ultimissime calcio - Ormai da settimane si parla della possibilità di una riduzione degli stipendi dal 20 al 30% per i calciatori di Serie A. Per far fronte alla crisi economica i club si aspettano che i giocatori possano andare incontro alle loro esigenze. E di questo argomento abbiamo parlato con Giocondo Martorelli, agente di lunga esperienza: "In realtà - spiega a Tuttomercatoweb.com - discutere dei compensi di giocatori di serie A è l'ultima cosa che mi interessa. C'è un tema più importante da portare alla luce e di cui parlare".

A cosa si riferisce?
"Vi dico tutto: il mio discorso è legato alle difficoltà che stanno vivendo le società di C e in particolare i giocatori, soprattutto giovani, di questa categoria. Il presidente dell'Aic Tommasi dovrebbe rappresentare tutti i calciatori dalla A alla D e invece vedo che si preoccupa solo di quelli della A e delle loro possibili riduzioni d'ingaggio. Sarebbe invece opportuno pensare anche a questi ragazzi che guadagnano 1200 euro al mese. Avrebbero diritto al vitto ma le società non possono offrirglielo perché i ristoranti sono chiusi. E così sono costretti a fare la spesa e sottoposti quindi anche ad un eventuale contagio. Tra l'altro vivono in 4 o 5 in un appartamento di cinquanta metri quadrati. Tommasi non se ne è mai preoccupato e non ha mai sollecitato il ministro Spadafora a intervenire su questa situazione, per questi ragazzi. Peraltro stiamo parlando di persone che dopo la quarantena avrebbero potuto raggiungere le loro famiglie. E invece sono stati lasciati soli, abbandonati".

Un problema insomma lasciato un po' troppo in un angolo...
"Mi dispiace che tanti miei colleghi non abbiano evidenziato questo aspetto e che anche a livello mediatico non se ne sia mai parlato abbastanza. Invito Tommasi a preoccuparsi di questi ragazzi che sono comunque il nostro futuro e che vivono una situazione incredibile. Aggiungo che per le piccole società servirebbe un aiuto da parte delle autorità competenti per una eventuale cassa integrazione in modo da sostenere questi ragazzi in difficoltà. E senza che i ragazzi che ci rimettano un solo euro"

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