Mediaset, Pardo: "Koulibaly? Chi ama il calcio non può essere razzista. Napoli-Juve sarà Djokovic vs. il miglior Federer. Se gli azzurri battono i bianconeri..."

05.02.2016
23:40
Redazione

A Radio Crc, durante Si Gonfia La Rete, è intervenuto Pierluigi Pardo, collega di Mediaset Premium. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24:

"Irrati? E' stato bravo a sospendere, i cori però sono continuati e regolamento alla mano la responsabilità della sospensione della gara è del responsabile d'ordine pubblico e non più dell'arbitro. Segnale incoraggiante la scelta dell'arbitro di tolleranza zero. Tutta la mia solidarietà e i miei complimenti a Keita per la scelta coraggiosa di appoggiare Koulibaly nonostante fosse un calciatore della Lazio: rischiava di essere criticato da qualche imbecille. Cori contro napoletani? Segno di una ignoranza e di maleducazione senza nessuna possibile giustificazione: vorrei più attenzione mediatica per queste questioni. Non è permissibile fare sfottò di questo tipo, c'è la voglia legittima di innervosire l'avversario, ma questo va fatto con onestà e non bisogna mai fare discriminazione: chi ama il calcio non può essere razzista. Juventus in calo? Presto per dire che la Juve abbia frenato, penso che abbia vinto una partita con qualche difficoltà in più contro un Genoa che è sicuramente una squadra più difficile da battere del Chievo. La notizia è che la vittoria della squadra azzurra contro la Lazio può dare la possibilità, a meno di clamorosi colpi di scena contro il Carpi, di arrivare al big match con i bianconeri con il pensiero di poter fare in caso di impresa un allungo molto molto importante: sarà Juve-Napoli fino alla fine, lo scontro diretto non è decisivo ma l'eventuale vittoria degli azzurri porterebbe alla squadra di Sarri un primo 'set point' importante soprattutto psicologicamente. Sarà una finale come Djokovic contro il miglior Federer: non so proprio chi possa spuntarla tra Napoli e Juve il 13 febbraio. Higuain? Leader della squadra, anche lo scorso anno aveva fatto tanti gol, ma quest'anno rispetto ai precedenti è più leader della squadra e più cinico sottoporta: gli veniva criticata una mancanza di cinismo, che quest'anno non fa più gli errori della scorsa stagione e prende per mano la squadra. Europa League? E' più importante il campionato per gli azzurri, mentre per i bianconeri sarà fondamentale l'impegno Champions".

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