Meluso, ex DS Napoli: "Di Lorenzo ha avuto un attimo di incertezza, commessi errori con Osimhen. Peccato per Zielinski. Esonero Garcia? Decisione collettiva, nello spogliatoio qualche diverbio"

26.07.2024
23:13
Redazione

Meluso ha parlato della sua esperienza al Napoli

Mauro Meluso, ex direttore sportivo del Napoli, ha parlato ai microfoni di Sportitalia, durante lo Speciale Calciomercato:

Meluso sul Napoli

"E' stata un'esperienza che mi ha visto protagonista in negativo. Una squadra che non ha reso per quello che pensavo: era andato via Ndombele oltre Kim. Avrei dovuto fare di più ma è stata un'annata particolare che ha cancellato quanto di buono avevo fatto in altri posti. Penso che questa sia stata una grande esperienza. Ringrazio De Laurentiis per questa opportunità poco sfruttata anche per colpa mia. E' stata un'esperienza fantastica, fare la Champions League è unico. Ci sono state problematiche diverse rispetto alle altre squadre nelle quali ho lavorato.

Nello spogliatoio ci sono stati dei problemi che ci siamo portati a lungo. Abbiamo perso Zielinski. Di Lorenzo ha avuto un attimo di incertezza, l'annata negativa ha segnato parecchi ragazzi, il club e chi lavorava lì in senso negativo. Di Lorenzo è un grande calciatore. Liti? Nessuna lite, qualche diverbio. Non posso raccontare cose di spogliatoio ma Di Lorenzo ha avuto qualche tentennamento, ora mi sembra che la situazione si sia normalizzata.

Esonero Garcia? In quel momento era giusto esonerarlo, la squadra aveva bisogno di una scossa ed è stato deciso tutti insieme. E' lunga da spiegare e alcune cose non è giusto dirlo. All'esonero eravamo 4° in classifica.

Mazzarri? Aveva fatto bene nel passato ma non era semplice per lui. Ha fatto anche meglio di Calzona ma l'annata ha avuto dei contorni grigi da spiegare.

Non è stato un errore andare al Napoli, tornerei a lavorare con De Laurentiis. Calzona? Professionista di grande livello, lo riprenderei.

Osimhen? Si è sbagliato qualcosa nella sua gestione: quando si devono prendere decisioni così importanti, l'errore è dietro l'angolo. Ho il rammarico su Zielinski, potevamo fare qualcosa in più.

Nessun giocatore si è montato la testa, nessuno ha pensato di aver concluso il proprio percorso dopo lo scudetto. E' un virus che non è entrato nello spogliatoio: valori umani alti, spogliatoio pulito. Alla gente, però, interessa il risultato sportivo.

Ciclo finito? Può ripartire, si è rimessa la chiesa al centro del villaggio. L'ingaggio di Conte, che non deve essere un parafulmine, ma una cosa positiva per tutti, consentirà al Napoli di riprendersi subito. Spinazzola, Buongiorno faranno ripartire il progetto e daranno spinta nuova.

Perchè ho accettato Napoli il 12 luglio? Ero entusiasta di questa chiamata di De Laurentiis. Abito a Teramo e mentre andavo da De Laurentiis, pensavo alla vittoria dello scudetto della stagione prima e alla Champions. Ma non ho colto i frutti, avrei fatto meglio nel secondo anno. L'esperienza ti arriva dagli anni fatti nel calcio.

Kvaratskhelia? Cose riservate alle quali non posso rispondere. Il mio approccio al Napoli è stato, entro e poi piano piano porta avanti le mie idee. Questo tempo l'ho avuto successivamente ma non sono riuscito ad incidere e fare qualcosa di dirompente per farsi ascoltare. Osimhen aveva il contratto in scadenza e doveva essere gestito in maniera diversa, era la cosa più urgente da fare in quel momento per non fargli perdere valore ma si creano disuguaglianze inevitabili. Io sono arrivato a metà luglio a Napoli e sapevo che c'era stata un'offerta molto alta da parte di una delle più grandi squadre d'Europa. Col senno di poi siamo bravi tutti, ma forse si poteva cedere.

Italia? Ho sentito dire che la colpa era nella preparazione fisica: Sinatti è di livello mondiale. Si può non essere d'accordo nelle scelte di Spalletti, ma sono due mondiali consecutivi che non ci si qualifica. Non nascono più i Del Piero, i Totti. Ho sentito il presidente del Lecce in senato parlare della lettere C della Legge Melandri che dice che bisogna incentivare le società che fanno giocatori i ragazzi cresciuti nel settore giovanile. Con questo metodo, le società si incentivavano e avrebbero fatto giocare i giovani.

Natan? Era già stato preso, rientra nei 6-7 difensori della rosa di questa stagione. Ha richieste ma è forte.

Scudetto? Lotteranno Inter, Milan, Juventus e Napoli. Al primo posto lottereanno queste ma Napoli e Juventus devono ancora completare".

Mauro Meluso
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