Mentana chiarisce il battibecco con Auriemma: "Ecco perché l'ho chiamato Pulcinella, non ce l'avevo coi napoletani ma con lui"

02.12.2015
22:30
Redazione

Il battibecco in TV durante la trasmissione "Tiki Taka" in onda su Italia 1, tra Raffaele Auriemma ed Enrico Mentana, direttore del TG La7 e noto tifoso dell'Inter ha fatto molto discutere il web. Mentana che ha apostrofato Auriemma con la parola "Pulcinella", in un'intervista rilasciata al portale SoldatoInnamorato.it ha voluto spiegare il senso delle sue parole.

"Mi riferivo a Raffaele Auriemma, non a tutti i napoletani e trovo assurdo che si sia scatenata tutta questa polemica sui social network. Devo cercare di essere sempre equilibrato occupandomi di giornalismo politico almeno sul calcio credo di potermi concedere la libertà e il divertimento di essere apertamente tifoso per una squadra".

Però, direttore, riferendoti ad Auriemma, lo hai appellato con Pulcinella. Non è un'offesa, però è una tipica maschera napoletana spesso usata in senso dispregiativo per descrivere i napoletani come un popolo poco serio.
"Non so chi sia Auriemma, non lo conoscevo e non lo conosco – precisa – nei talk sportivi ognuno recita una parte: chi fa il tifoso del Milan, chi dell'Inter, chi del Napoli... Dicevo soltanto di voler affrontare l'argomento con obiettività e senza partigianerie. Il Pulcinella significava questo: è come se il fiorentino fosse rappresentato da Stenterello, Meneghino rappresentasse il milanese e Pantalone il veneziano".

Quindi è stato frainteso? 
"Non dico di essere stato frainteso, perchè se è così ho le mie colpe, ma che da una semplice frase debba nascere tutto questo caos certamente lo trovo eccessivo".

Auriemma durante il programma ha detto che non finisce qui
"Ripeto, non conosco questo signore, nè lo conoscevo prima. Non so cosa voglia dire, ma faccia come crede. Mi sorprende di più che alcuni napoletani possano risentirsi per una mia parola. Anzichè irretirsi perchè una città bella e importante come Napoli potrebbe essere rappresentata assai meglio...".

Pentito?
"Ma no! Semmai deluso. Trovo incredibile che per una parola possa scatenarsi tutto questo. E pensare che un anno e mezzo fa diventai il paladino dei napoletani perchè difesi Napoli per delle affermazioni del ministro Alfano. E' una distorsione che a volte generano i social network, ma trovo assurdo che proprio io possa passare per anti-napoletano".

Lasciamo stare questa storia che lascia il tempo che trova. Ma alla fine il Napoli ha meritato di vincere?
"Il Napoli è una grande squadra, ha un fenomeno davanti come Higuain e tra l'altro Lunedì mancavano anche Mertens e Gabbiadini. Orsato è un grande arbitro, ha preso una decisione legittima sull'espulsione di Nagatomo. Ci sta che l'Inter possa aver perso, ma ci sta anche dire che abbia giocato una buona partita. Certo, forse dovremmo imparare a vivere almeno il calcio in maniera sì appassionata, ma anche con un po' più di leggerezza".

Un messaggio, per concludere, ai napoletani?
"Ribadisco solo che se io do del "fesso" a qualcuno, magari napoletano, l'ho detto alla persona. Poi che la persona sia napoletana, milanese, francese o siciliana è del tutto secondario. Non capisco perchè i napoletani possano essersi sentiti offesi".

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