Mertens: "Avevo un buon rapporto con Higuain, cenavamo assieme: si sentiva irritato dai tifosi che si avvicinavano"
Una lunga, lunghissima intervista quella rilasciata dall'attaccante belga del Napoli Dries Mertens al quotidiano belga Het Laatste Niewus. Vi proponiamo, in anteprima, la traduzione di un altro stralcio.
28 gol in Serie A l'anno scorso, dieci finora. Poi una gran prova con il Real Madrid in Champions League, dove per il momento Hazard è il miglior marcatore belga per un gol. Non è che ti sottovaluti?
"Hazard ha qualcosa di speciale, così come Messi: può liberarsi fin troppo facilmente dei suoi avversari, mi piace allenarmi con lui. Deve diventare più, come dire, più cattivo sotto porta. Io lo sono diventato, e lo sono di proposito"
Ti chiedi mai dove saresti adesso se avessi incontrato Sarri tre anni prima?
"Non è un male se dicessi che sono contento per il modo in cui si è sviluppata la mia carriera. Mi spiego: se mi chiedi se volessi essere come Messi o Cristiano Ronaldo, direi di no. Perchè i calciatori di classe mondiale non hanno una vita normale, mi rendo conto qualche volta di quanto non lo sia. Perciò sono contento di essere Dries Mertens"
Però non hai un Pallone d'Oro a casa come Messi e Ronaldo...
"Avete visto il documentario su Ronaldo, no? E' un solitario, no? Per questo sacrificherei volentieri un Pallone d'Oro, anche cinque, in cambio di una vita normale. Lasciatemi essere quello che sono"
La stagione scorsa è da 10?
"No, da 9. Perchè non abbiamo vinto il titolo e non sono diventato capocannoniere della Serie A"
Un voto 9 per un ruolo da 9,5...
"Sono un attaccante a modo mio, il Napoli gioca un grande calcio. In un'altra squadra, con palloni magari lunghi, non sarei lo stesso. Avete visto come ha giocato Chicharito Hernandez contro di noi col Messico? L'ho visto dalla panchina, forse è un po' più capace di me nel seguire il pallone ma attacca costantemente la profondità ed ha tanta voglia di segnare"
(dei tifosi interrompono Mertens per delle fotografie e qualche autografo)
"Qui a Napoli è cambiato tanto. Avevo un buon rapporto con Gonzalo Higuain, spesso andavamo a cenare assieme. Costantemente veniva avvicinato dai tifosi, mentre io mangiavo tranquillamente. Higuain si sentiva irritato, pensavo che non fosse divertente ma adesso sto vivendo pure io la stessa situazione. Non è facile, magari io sono un po' più sciolto di lui"