Miccoli: "Rimpianto Napoli, era il mio sogno: fui vicino, poi presero Lavezzi. Benfica? Attenti, sarà un inferno!"
Fabrizio Miccoli, ex attaccante di Juve, Palermo e Benfica, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dell'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno: "Sarò in tribuna, è una sfida a cui non posso mancare. Sono un grande tifoso delle Aquile rosse, ma anche un appassionato del Napoli. Al Benfica devo tanto: è stata una delle mie più grandi soddisfazioni in carriera. Sono stato vicino al Napoli nel 2007, ma poi presero Lavezzi e io andai al Palermo dove ho scritto la storia (81 reti, miglior marcatore di sempre nei rosanero, ndr) e lì mi sento a casa"
Su quell'orecchino comprato all'asta di Diego Maradona poi: "Non l’ho mai indossato, per me è una reliquia. Un giorno andrò a Dubai e glielo darò: mantengo le mie promesse". L'oggetto è attualmente custodito in banca.
Poi su Cavani: "Un grande calciatore, professionista esemplare che è sempre attento all’alimentazione. Al contrario di me, che ho avuto sempre problemi di peso"
Non ha mai negato di avere avuto un grande rapport con l'ex azzurro Gianluca Grava: "E' più di un fratello, ma ho tanti conoscenti a Napoli, è una squadra che mi sta a cuore. Resta il rammarico di non aver indossato la maglia azzurra, un sogno che avevo sin da bambino. Per noi ragazzi del Sud, il Napoli ha sempre rappresentato qualcosa di speciale"
Sul match con il Benfica: "Non vedo l’ora di entrare alla Cattedrale, che di silenzioso proprio non ha nulla. Il Napoli dovrà fare molta attenzione perché il Da Luz è il punto di forza delle Aquile Rosse. I tifosi sono eccezionali, l’inno fa venire i brividi, non vedo l’ora di ascoltarlo dal vivo. Il mio augurio è che si qualifichino entrambe"