Midtjylland, Sisto a CN24: "Vorrei giocare in un club come la Juve. Mi sono reso conto di una cosa su Higuain. Tra lui e Gabbiadini scelgo..."

04.11.2015
19:20
Redazione

Allenamento di rifinitura al San Paolo per i danesi del Midtyjlland, prossimi avversari del Napoli in Europa League. La società danese, come abitualmente fa, ha lasciato i suoi tesserati liberi di rilasciare dichiarazioni ai media presenti. E CalcioNapoli24 nell'immediato pre-rifinitura sul terreno di gioco, ha avvicinato l'attaccante Pione Sisto.

Allora Pione, cosa pensi del calcio italiano?

"Beh...so che è molto tecnico per quanto riguarda la difesa, sui nostri avversari so che il Napoli sta vincendo molte partite e poi ha tantissimi calciatori di livello"

Ti piacerebbe giocare in Italia in futuro? Di recente sei stato accostato alla Juventus... 
"La Juve è un grande club, ma devo migliorare ancora prima di arrivare in una squadra del genere"

Dovessimo indicare il tuo calciatore preferito...
"...devo ammettere che mi piace molto Paul Pogba"

Per quanto riguarda il lato tecnico e tattico, invece? Qual è la tua posizione preferita in mezzo al campo? 
"Posizione preferita...sono uno che non ha una posizione fissa: mi piace giocare molto liberamente, magari partire sulla fascia, sul lato, per poi accentrarmi in mezzo al campo"

Si è parlato tanto di te per un possibile trasferimento in estate, eppure sei rimasto al Midtjylland: come mai?
"Sono rimasto perché so che il Midtjylland è il club giusto per crescere: credo che il salto di qualità richieda ancora un po' di tempo"

Tu sei un attaccante, e parlando del Napoli non si può non menzionare Gonzalo Higuain, Lorenzo Insigne oppure Manolo Gabbiadini: quale scegli dei tre? 
"Sono tutti e tre molto bravi, ma preferisco Gonzalo Higuain perché non sai mai quello che può fare quando si trova davanti alla porta. È uno che tira quando meno te l'aspetti, lo dico io che non sono un difensore: guardandolo mi sono reso conto della sua rapidità e pericolosità in mezzo al campo"

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Fonte : dal nostro inviato al San Paolo, Claudio Russo
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