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Monza-Napoli, l'editoriale di Chiariello: "Prestazione indecente, fatto schifo! Sotto il tappeto c’è troppa polvere, Conte dovrebbe spiegare certe scelte al posto di conferenze destabilizzanti"

19.04.2025
22:25
Redazione

Notizie Napoli calcio - Umberto Chiariello, ai microfoni di Canale 21, ha commentato Monza-Napoli 0-1 con il suo consueto editoriale: 

"I tre punti raccolti a Monza sono buoni, anzi ottimi. Ma per il resto... turarsi il naso è d'obbligo. Non è il momento di parlare di bel gioco, ora contano i risultati, è vero. Ma c'è un limite a tutto. La prestazione del Napoli oggi è stata indecente, diciamolo senza girarci intorno. Se vogliamo essere onesti, chiamiamo le cose con il loro nome. Il primo tempo è stato imbarazzante: il portiere del Monza poteva tranquillamente andare a prendersi un caffè, e nessuno se ne sarebbe accorto. Nessun tiro in porta. Zero. Inconcepibile.

È davvero inspiegabile che uno come Raspadori non giochi, mentre in una partita da vincere a tutti i costi – contro l’ultima in classifica, già retrocessa – ci si presenti con Spinazzola all’ala. Invece di fare conferenze stampa che destabilizzano l’ambiente, Conte dovrebbe venire a spiegare certe scelte, perché non sembrano quelle di un allenatore che vuole davvero vincere. Lasciare fuori Raspadori stasera è stata una follia. E infatti la partita si è vinta solo dopo il suo ingresso: due palloni, uno per Politano (tiro parato), l’altro per McTominay, da cui è nato il gol grazie all’uscita a vuoto di Turati.

E qui apriamo un capitolo: Galliani, uno che ha fatto la storia del calcio con Berlusconi, viene considerato un grande esperto. Ma mi deve spiegare come gli sia venuto in mente di cedere Di Gregorio alla Juve per 20 milioni. Di Gregorio è uno che al Monza ha salvato la faccia più volte. E chi si prende in porta? Turati, quello che al Frosinone – squadra che non meritava la retrocessione – ha contribuito in modo determinante alla discesa in Serie B. Talmente disastroso che ha perso il posto a fine stagione per Cerofolini. E adesso lo metti titolare al posto di Di Gregorio? Poi ti chiedi perché sei ultimo in classifica.

Se Turati non fosse uscito così male su quella palla, il Napoli non avrebbe segnato. È vero, nel calcio ci sta anche l’errore dell’avversario. Ma contro un Monza oggettivamente scarso – 15 punti in classifica, a rischio record negativo – il Napoli ha chiuso gli ultimi dieci minuti sparando la palla in curva, come una provinciale. È normale? Va bene così solo perché siamo a pari punti con l’Inter? No, non basta. Perché giocando così, sei partite non le vinciamo.

Oggi c'era il Monza. Ma attenzione: il Lecce ha appena preso tre gol in casa dal Como. Crisi totale? Eppure ecco l’altra follia: prendere Giampaolo, "il maestro". Maestro di che? Di retrocessioni? Perché quello fa: retrocessioni a ripetizione. Si toglie uno come Gotti, che almeno una proposta di gioco ce l’aveva, per mettere Giampaolo. E ora non si vince una partita da secoli. E il Napoli è atteso proprio dal Lecce, dopo il Torino.

Il Napoli di oggi, però, mi ha spaventato. Ritmo zero. Sembrava una partita di fine stagione. E poi ci sono le scelte dell’allenatore. Conte, che per carità, tutti abbiamo sostenuto fin dall’inizio come l’uomo della scossa, oggi è sembrato sull’orlo di una crisi di nervi in conferenza stampa, senza dare spiegazioni. In campo ha messo una formazione priva di logica, con cambi tardivi come sempre.

Così non ci siamo. Questa è una corsa scudetto. Ok, abbiamo portato a casa i tre punti, fine della trasmissione. Pressione sull’Inter. Tutto bene. Ma se proviamo a fare un minimo di analisi, oggi abbiamo assistito a una delle peggiori partite del Napoli negli ultimi dieci anni. Se non fosse stato per la papera di Turati, stasera si parlava di voti da zero a tre per tutti, allenatore sotto lo zero, e via con i processi infiniti. Perché il Napoli ha fatto schifo. Sì, tre punti buoni. Ma speriamo che la prossima volta vada meglio.

Questa sofferenza contro il Monza non è accettabile. Per un tempo intero, non abbiamo proprio giocato. Poi con l’ingresso di Raspadori abbiamo creato qualcosa, trovato il gol, e infine deciso di spararla in tribuna per dieci minuti. Una replica del disastro visto a Bologna. Ma si può proporre questo tipo di gioco per una squadra che punta allo scudetto?

Bisogna stare attenti, davvero. Si dice "tenere il carro per la discesa", ma forse è meglio dire "per la scesa", che suona anche più bello. Tutto bene, sì, Madame la Marchesa, ma sotto il tappeto c’è tanta, troppa polvere. E non possiamo far finta di niente. Perché sembriamo puliti, ma così puliti non siamo".

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