Napoli Basket, l'ad Dalla Salda a CN24: "La storia diceva che era impossibile salvarci! Futuro? Vediamo la volontà dei nuovi proprietari"

17.05.2025
19:00
Redazione

Il Napoli Basket ha chiuso la stagione con una sconfitta contro Trento 89-114, ma ha festeggiato una salvezza meritata che dopo 11 sconfitte consecutive rimediate ad inizio stagione sembrava irraggiungibile. A mantenere la direzione tra campo e scrivania l’amministratore delegato Alessandro Dalla Salda, che si è preso la responsabilità della scelta di Coach Giorgio Valli, ritrovandosi a gestire anche la parte sportiva dopo la dismissione di Pedro Llompart.

Che stagione è stata da un punto di vista sportivo?

“Beh, è una stagione complicata, una stagione contrastante, contrastata e però anche di grande soddisfazione finale, perché riuscire in quella che comunque è un'impresa sportiva, seppure stiamo parlando di una salvezza, ma unica nella storia della pallacanestro italiana, regala anche un po' di di gioia alla fine di un campionato che ci ha visto purtroppo non grandi protagonisti, ma salvi”

In carriera forse è l'impresa che sembrava più difficile?

“Se guardiamo le statistiche e i numeri assolutamente sì, perché 0-11 la storia dice che era impossibile salvarci e poi c'è stato un momento che oggettivamente mi sono dovuto mi sono ritrovato per scelta anche societaria mia da solo e dunque ho dovuto mettermi due cappelli durante la giornata, uno da amministratore delegato che è il mio ruolo e l'altro da direttore sportivo, che è quello che una volta rimasti da soli, ho dovuto interpretare per ricostruire un nuovo allenatore, una nuova squadra fino ad arrivare alla salvezza”

C’è stato un momento in cui ha pensato questa volta rischia di non andare bene?

“Tanti momenti, tanti lunedì mattina, tante giornate dove era molto più vicino, purtroppo, diciamo, affondare con la barca invece che il porto e tra l'altro ogni volta che intravedevamo il porto avevamo un crollo, dunque è stato davvero molto complicato, però la paura di retrocedere ti dà anche una forza che è quella della disperazione, che è quella di non mollare mai, che poi ti fa resistere e oggi essere qua. Tutto il nostro popolo a poter comunque festeggiare la permanenza di Napoli, del Napoli basket in Serie A”

Dovessimo trovare un momento della stagione in cui le cose sono girate, qual è?

“Bella domanda, io direi da un punto di vista della personalità e della consapevolezza della partita in casa con Brescia da un punto della classifica il derby vinto con Scafati”

Se dovessimo trovare un un giocatore simbolo di questa stagione ne sono girati tanti. Il roster dall'inizio alla fine è stato cambiato quasi nella sua interezza.

“Allora, voglio rimanere legato solo alla squadra che abbiamo completato in corsa, ma che ci ha portato fino qua, anche senza addirittura un giocatore straniero, ma compatta. È un giocatore simbolo, secondo me è giusto dire il capitano Giovanni De Nicolao per mille motivi”

Che futuro si prospetta adesso per il Napoli Basket, vista anche le vicissitudini e le e il cambio di quote a livello societario?

“Ma io spero un futuro importante, un futuro ad alto livello che possa spingersi anche a livello internazionale, però bisogna avere un attimo di pazienza, capire quelli che saranno le indicazioni e anche le volontà dei nuovi proprietari e soprattutto su chi vorranno fare affidamento. Adesso un po' tutti abbiamo bisogno di decomprimere qualche ora, almeno qualche giorno e poi sapremo e ci verrà detto quello che sarà il nuovo progetto e chi saranno le persone che lo porteranno avanti. Un attimo di pazienza”

La scelta di Giorgio Valli, considerando che non allenava in Serie A da 8 anni, sembra come se l'idea societaria fosse quella di accettare un certo tipo di stagione e invece si è rivelata la scelta più azzeccata.

“Insomma, qualche scelta buona l'abbiamo fatta anche l'anno scorso, adesso non tiriamoci troppo giù. È stata una scelta senza dubbio coraggiosa. Quei momenti, purtroppo, nella carriera ho vinto tanto, ma ho avuto anche tante stagioni complicate. Devi avere coraggio, cioè devi essere lucido perché stai lavorando sotto pressione e devi avere coraggio. Il coraggio però deve avere delle basi. Io ho trovato in Giorgio che era una persona con la quale io mi conoscevo da tantissimi anni, ma non avevamo lavorato insieme. Due cose, la capacità, lui è preparato, e la motivazione, perché arrivare in una squadra che era 0-8 quando lui è arrivato a pezzi non era semplice, però la motivazione di uno che voleva rimettersi in gioco e portarsi alla salvezza. Le capacità erano indiscutibili, lui è preparato, tecnicamente alto livello”

I tifosi che non hanno mai abbandonato la squadra, anche nell'ultimo con Trento il risultato contava fino a un certo punto, però sono rimasti fino alla fine.

“Beh, MVP il pubblico alla grande e anche durante la stagione. Napoli è straordinaria in questo, nel senso che trasmette molta energia, ha una grandissima passione. Se le cose addirittura vanno bene esplode e infatti questo ci ha portato a vincere una Coppa Italia inaspettatamente, anche penso a salvarci una volta che l'entusiasmo è ripartito. Si demoralizzano un po' troppo facilmente, abbiamo bisogno più di equilibrio, però io penso che tanti anni di carriera delle vibrazioni, come quando sei qua dentro le provi difficilmente. Dunque, grazie ai tifosi, grazie al pubblico, grazie a voi napoletani”

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