Spalletti: "Il Torino è un brutto cliente, ogni partita serve a ricordare se siamo un Napoli forte o no! Domani non penso di cambiare giocatori. Su Simeone-Raspadori, Juan Jesus e Ndombele..."

30.09.2022
15:48
Redazione

Il tecnico del Napoli Luciano Spalletti nella conferenza stampa di presentazione di Napoli-Torino

Conferenza stampa di Luciano Spalletti per Napoli Torino. Alla vigilia dell'ottava giornata di Serie A Napoli Torino, parla in conferenza Luciano Spalletti il giorno prima della partita di calendario di Serie A. Su CalcioNapoli24 la conferenza in diretta di Spalletti alle ore 15.00.

Napoli Torino: Spalletti in conferenza stampa

Napoli TorinoSpalletti in conferenza stampa.  Ecco quanto riportato da CalcioNapoli24.

15.48 - "Cosa manca per ottenere i trofei, citando la conferenza di Inzaghi? Noi siamo ambiziosi e vogliamo dare continuità ai nostri risultati. Non ricordo cosa ho fatto finora, è molti anni che faccio questo lavoro e ho visto tante situazioni: preferisco portare a casa qualcosa in futuro"

15.46 - "Girare velocemente il pallone può essere un modo per attaccare il Torino, per avere spazi e ricevere palla negli spazi. Ci vuole continuità di movimento ed una sintesi importante di qualità di gioco, nutro molta fiducia nelle cose che i miei sanno fare"

15.42 - "Un pregio? I veri potenziali campioncini sono quelli che hanno la forza mentale di non fare tante differenze e di sapere bene qual è la professione che svolgono, in cui vengono coinvolte più cose e che qualche volta c'è da reagire ai momenti di difficoltà. Devono dare seguito al discorso che stanno affrontando finora, il modo di giocare corretto. Con la squadra si sta spesso, si vedono i video e si fanno domande: i calciatori ormai ne conoscono quanto me di situazioni di gioco, quando c'è qualche comportamento stanno lì che qualcuno gli chieda cosa vogliono fare. Non ho niente da chiedere che facciano in maniera differente. Forse qualche gol che abbiamo sbagliato davanti al portiere, può costare qualche risultato. Serve quello scatto che poi i giovani devono fare, la situazione importante in cui danno il massimo: noi interpretiamo il tutto alla stessa maniera, ma nella maturazione c'è la consapevolezza dell'occasione giusta che non viene lasciata all'avversario. Ci sono attaccanti che sembrano dare l'impressione pigra ai difensori centrali, ma la palla che interessa se la prendono loro con lo scatto di maturità e d'esperienza che accumulano"

15.40 - "Juan Jesus e Ndombele? Si fanno torti agli altri se nominate solo loro due, ma sono pronti. Tanguy sta crescendo e ci è molto comodo per le qualità che ha e che ci mancano in certi momenti della partita: è uno che sportella con gli altri, ha forza fisica da spostarti senza far niente di particolare. Tra qui e martedì qualcosa cambierà, su domani non penso di cambiare molto da chi ha giocato più spesso: i calciatori stanno bene dopo il ritorno dalle nazionali, sono vogliosi e non ci saranno molti cambi"

15.38 - "Debutto della Caputi Ferrieri come primo arbitro donna? Sono convinto che saprà farsi valere e ad avere il rispetto di tutti come accaduto per tutti gli arbitri di sesso maschile"

15.35 - "Comportarsi nel modo giusto anche nelle partite che non ci assomigliano? Il Milan ha avuto occasioni nella nostra area, riguarda ancora quell'atteggiamento lì dove non riusciamo ad essere totalmente partecipi, poi dall'altra parte le occasioni di qualità riusciamo sempre a crearle. Il Torino è un brutto cliente, sappiamo il valore della squadra e della società, nonchè del modo di lavorare di Juric: c'è da essere più bravi di loro, interpretare bene la costruzione giocata dal basso e la pallata di Milinkovic-Savic direttamente da un'area all'altra. Poi i centrocampisti che sostengono e sanno giocare e difendere in più modi, anche se gli piace fare battaglia a tutto campo uomo contro uomo. La dice lunga sulla difficoltà della partita di domani, ma noi vogliamo vincere partite difficili e non facili, siamo pronti"

15.34 - "Uno step dopo Milano? I ragazzi si sono adattati subito al livello di calcio e alla classifica che vogliamo portare avanti, vogliamo essere in lotta fino alla fine e c'è una alta classifica affollata di squadre forti e che producono un buon calcio. Noi ci siamo adattati bene e portiamo avanti il nostro discorso, ora dobbiamo continuare: è la cosa difficile, non c'è da parlare solo di continuità di risultati ma anche di gente interessata al progetto Napoli e dell'amore dei tifosi"

15.30 - "Raspadori da solo fa fatica o meglio in coppia? Non ha più vantaggio a giocare con una punta, dipende dal tipo di partita che viene fuori: se c'è una squadra che pressa forte e a noi non riesce la costruzione qualitativa, allora abbiamo bisogno di dargli palla addosso e lui non ha la fisicità di Simeone. Se però iniziamo l'azione, non conta quello che è il compagno di reparto, perchè l'abbiamo preso perchè sa fare tutto. Abbiamo speso dei soldini per comprarlo, non potevamo permetterci di andare a fare un acquisto così importante sapendo che ci avrebbe creato dei blocchi. Jack è un calciatore forte perchè ha muscolo e watt nella gamba, calcia bene con entrambi i piedi, sente la porta, ha personalità, è un ragazzo che vuole migliorare e non si fermerà certo alle prime soddisfazioni, è ambizioso come noi, giovane, la società è stata brava a fare questa scelta"

15.28 - "Tante squadre in testa? Penso che l'equilibrio durerà molto, le squadre sono tutte attrezzate per cui il fatto che qualcuna sia dietro dobbiamo rapportarlo al valore che tutti gli hanno dato. Secondo me le squadre citate hanno tutte le carte in regola per un campionato di alta classifica, e poi si può inserire qualcuno a disturbare gli equilibri. Non vedo niente di particolare in questo inizio di campionato, è troppo presto per fare valutazioni"

15.25 - “A Milano una persona capace come Pioli dice che hanno giocato una bellissima partita e che hanno avuto varie occasioni da gol, sono abbastanza d’accordo con lui. Il suo discorso trasferisce valore alla nostra vittoria, è segno che abbiamo fatto altrettanto bene. Dico che il talento da solo non basta mai, ne sono estremamente convinto. Bisogna essere esecutivi anche di ciò che non appartiene alle nostre qualità, secondo me c’è un po’ di partecipazione nostra nelle occasioni che ha avuto il Milan, non abbiamo avvertito così forte il pericolo o la necessità di fare cose differenti rispetto alle nostre principali qualità. Il Torino per esempio domani ha un centrale dei tre che è un ex centrocampista e ogni tanto viene ad appoggiare lo sviluppo della manovra” 

15.22 - "Simeone e Raspadori? Giocheranno tutti e due, decidete voi quale quello da 60 minuti e quale quello da 30. Poi dipenderà dalla qualità della scelta dei momenti, che sorpassa l'importanza del giocare 60 minuti. Il discorso di quelli che giocano più o meno minuti va affrontato in maniera corretta, per arrivare a fare questo percorso serve gente in forma, stimolata, che hanno minutaggio nelle gambe e che vanno usati con le cinque sostituzioni. Ci servono per essere in condizione, giochiamo anche martedì e cambia poco del titolare. In 90 minuti, con una partita tra tre giorni, li utilizzeremo entrambi e bisogna abituarsi al titolare dei 30-35-40 minuti. Ballottaggio? Per le caratteristiche di Lozano e Politano, quando uno dà strappi per 70 minuti poi c'è bisogno anche dell'altro. Se uno gioca 20 minuti non è la riserva, ma quello che ti può far vincere se nei 20 minuti ti comporti bene. Poi bisogna anche vincere, ma il ragionamento è facile da interpretare"

15.19 - "Crocevia della stagione in campionato e Champions? Ogni partita serve a ricordare se siamo un Napoli forte oppure no, è un discorso che va al di là dell'importanza della singola gara. Sarà un percorso lungo e difficile e noi dobbiamo fare le stesse cose, ci vuole impegno costante non solo nella ricerca del risultato ma anche nello sviluppare il singolo allenamento per dare continuità di comportamento nel lungo periodo. Ogni partita ha un valore particolare, ci sono tre punti in palio e si conferma il lavoro fatto bene e nel modo giusto. Un risultato non può cambiare la storia di un campionato, può dare una spinta ma il lavoro è fatto sul lungo periodo e non ho mai visto assegnare uno scudetto ad ottobre ma a giugno. C'è tanta strada da fare"

15.17 - "Quando i nostri vanno in nazionale, medici e fisioterapisti li seguono direttamente giorno dopo giorno: a qualcuno ha fatto bene giocare, perchè ultimamente aveva giocato di meno con noi, ad altri che avevano già giocato la doppia partita in nazionale e ha funzionato, come gli italiani, ha dato seguito al discorso del modo di interpretare e di giocare del Napoli. Non abbiamo avuto alcun infortunato, allenarsi tutti assieme aiuta a mettere a fuoco il discorso che abbiamo iniziato. Stamattina li ho visti tutti molto presenti e concentrati, hanno sviluppato un buonissimo allenamento nonostante queste due settimane di nazionali, siamo pronti

15.15 - "La rosa rossa? Per ricordare le vittime in Iran, Mahsa Amini e Hadis Najafi"

15.10 - Sta per avere inizio la conferenza.

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