Cagliari, Nicola in conferenza: "Ha vinto il più forte, poco da aggiungere! Abbiamo provato a togliergli spazio"

24.05.2025
01:00
Redazione

Ultime notizie Napoli - Gentili spettatrici e spettatori di CalcioNapoli24, vi diamo il benvenuto alla conferenza stampa al termine di Napoli-Cagliari di Serie A con le dichiarazioni live dell'allenatore del Cagliari Davide Nicola.

Nicola in conferenza dopo Napoli-Cagliari

Di seguito in conferenza stampa l'allenatore del Cagliari Davide Nicola dopo Napoli-Cagliari. Queste le sue dichiarazioni dalla sala stampa.

“Ha vinto il più forte, poco da aggiungere. Nella prima parte abbiamo cercato di togliere loro un po’ di spazi e limitare la velocità di giocata a una squadra che ha tantissime doti a livello di atletismo e qualità, nella ripresa abbiamo iniziato bene alzando la pressione ma siamo stati puniti quasi subito su una palla lunga. Peccato, ma i ragazzi hanno dato tutto ciò che avevano, erano mentallizzati per provare a sfruttare una chance laddove fosse arrivata”.

“Il nostro è un Club serio che programma e quindi, adesso che l’obiettivo è raggiunto, si ragionerà sul da farsi. Mi siederò con la Società per capire quella che è l’idea da portare avanti. Il Cagliari si è salvato alla penultima giornata, come l’anno scorso, alla seconda stagione consecutiva in Serie A: sono cambiati dei calciatori, sono arrivati dei giovani da valorizzare, è cambiata l’idea tecnico tattica, si è fatto un lavoro che ci ha portati a raggiungere quello che era l’obiettivo, abbiamo ottenuto risultati importanti anche fuori dagli scontri diretti (dove abbiamo sbagliato pochissimo) pur mancando la vittoria contro qualche big.

Alzare l’asticella? Bisogna intendersi e capire cosa significhi, io credo che per fare un salto di qualità occorrano valutazioni di un certo tipo e occorre essere sempre chiari e coerenti nel dichiarare quali siano gli obiettivi e i mezzi per raggiungere determinati traguardi. Arrivare a salvarsi con molte giornate di anticipo non è semplice e dipende da determinati investimenti e scelte, altrimenti la dimensione rimane quella della salvezza, com’è attualmente, poi arrivare quattordicesimi, tredicesimi o quindicesimi cambia poco in termini di sostanza. Ora nel tempo dobbiamo migliorare alcuni giovani che diventino un patrimonio, ragionare su chi c’è e lavorare per portarne altri. Il salto in alto si può fare anche nel tempo, anno dopo anno salvandosi sempre meglio, se possibile”.

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