
Osimhen: "Silenziare i critici mi motiva, pronto a dimostrare che si sbagliano! A Napoli mi chiamano Osi, il gol a cui tengo di più è..."
Lunga intervista dalla Nigeria per l'attaccante del Napoli Victor Osimhen
L’attaccante del Napoli e della Nigeria Victor Osimhen si è raccontato in una lunga intervista rilasciata dal ritiro della sua Nazionale ai microfoni di NFF TV, il canale della nazionale nigeriana.
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Intervista Osimhen
Il giocatore ha rivelato che il suo gol con il Lille contro il Chelsea nella Champions League 2018/19 sia a suo giudizio il più importante fin qui realizzato:
“È quello a cui tengo di più. Molti dei miei amici che erano tifosi del Chelsea mi avevano inviato messaggi prima della partita, dicendomi che non gli importava se il Chelsea ci avesse battuti (Lille, ndr) o meno, volevano solo che segnassi. Volevano davvero che realizzassi il mio sogno, e quello è stato uno dei momenti migliori della mia carriera. Il mio idolo è Drogba, ma spero di fare in nazionale il percorso che hanno fatto Kanu, Okocha o Martins. A Napoli mi chiamano Osi”
Intervista Osimhen, le curiosità su Victor
"II mio primo gol? Con lo Charleroi contro il Waasland-Beveren, fu il mio primo gol da professionista.
Il mio personaggio preferito delle serie tv? Mi piace il film Mad Max, il film d’azione come Rambo.
Cosa mi fa paura? Far cadere il mio telefono in bagno, se non lo vedo in un paio di segno mi metto paura (ride, ndr). Conta molto per la comunicazione con la mia famiglia.
Il mio soprannome? Il vecchio padrone di casa quando ero piccolo mi chiamava Odossi, non so cosa significasse. A Napoli mi chiamano Osi.
Un fattore motivazionale nella mia carriera? Silenziare i miei critici, ci sono stati dei momenti negativi di cui non mi piace parlare. I calciatori sono degli essere umani, la gente lo deve capire. Sui social ci incoraggiano, ma commentano anche per demoralizzarci e cose così. Più uno cerca di buttarmi giù più rendono forte la mia passione. Io sono sempre pronto a dimostrare che si sbagliano.
Il mio gioco da bambini? Nascondino (ride, ndr).
Il mio idolo? Didier Drogba, ma spero di fare in nazionale il percorso che hanno fatto Kanu, Okocha o Martins"
